AgenPress – Fra i paesi che scivoleranno in recessione tecnica ci sono Germania e Italia (che avranno tre trimestri consecutivi di contrazione a partire dal terzo trimestre del 2022), precisa il Fondo osservando che la “guerra in Ucraina manterrà alta l’incertezza, con la bilancia dei rischi al ribasso per la crescita e al rialzo per l’inflazione.
Alfred Kammer, il responsabile del Dipartimento europeo del Fmi parla di “mix tossico di alta inflazione e crescita fiacca” pesa sull’Europa: “questo inverno più della metà dei paesi nell’area euro sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi” di crescita negativa.
“L’outlook europeo si è scurito in modo considerevole, con la crescita attesa in rallentamento e l’inflazione elevata. I rischi sulla crescita sono al ribasso e quelli sull’inflazione al rialzo”, spiega il Fondo precisando come nel “breve termine il rischio” maggiore è quello di ulteriori problemi alle forniture energetiche.
“I rischi sono molto alti per l’inverno 2022-2023 perché un completo” stop delle forniture di gas russo causerebbe ulteriori problemi economici, soprattutto se un inverno freddo dovesse tradursi in razionamenti. Uno stop completo del gas russo e un inverno freddo potrebbero colpire in modo particolarmente duro i paesi dell’Europa orientale.
“Quelli più esposti potrebbero vedere il loro pil perdere il 3% rispetto allo scenario di base, ma anche altri paesi (come l’Italia) potrebbero registrare perdite consistenti”, osserva il Fmi premendo sulla necessità di portare avanti riforme strutturali, che sono “essenziali per mitigare i rischi alla sicurezza energetica, accelerare la transizione verde e aumentare la produttività e il potenziale di crescita”.