AgenPress. Alle 14.36 ora di Roma il volo papale è atterrato all’aereoporto della Sakhir Air Base di Awali. I petali di fiori dalle mani delle bambine, la solennità sfavillante dell’accoglienza nel palazzo reale, l’incontro privato tra il pontefice e il sovrano. Questi i primi momenti del 39° viaggio nel “Regno dei due mari”
Papa Francesco è il primo Pontefice della storia in visita apostolica nel Regno del Bahrein.
Il Papa, secondo il programma, viene condotto al Sakhir Royal Palace, residenza del sovrano del Bahrein, Sua Maestà Hamad bin Isa Al Khalifa. A fare da cornice festosa gruppi di uomini che danzano al ritmo di canti locali e, secondo la consuetudine, alzando fucili e scimitarre. Siamo nella regione desertica omonima nel Bahrein occidentale, a nord-est del villaggio di Zallaq, del Circuito Internazionale del Bahrein e dell’Università. Costruito all’inizio del secolo scorso, l’edificio è stato abbandonato alla morte dello Sceicco ed è rimasto chiuso per anni. Solo a metà anni ’90 è stato restaurato e riportato al suo antico splendore. Lo stile è quello tradizionale dell’architettura islamica, con mura bianche, luminose, grandi archi e colonne, una cupola, torri e un imponente minareto.
Il dono con cui Papa Francesco vuole omaggiare questa terra, e che consegna al Re in occasione della visita di cortesia, è una formella della medaglia commemorativa del viaggio e la medaglia d’oro del Pontificato. Al Principe ereditario dona il trittico della medaglia del pontificato. Sulla formella figura l’immagine dell’Albero della Vita, situato sulla collina più alta del Bahrain e che resiste da più di 400 anni in un luogo arido e desertico. Alla base dell’albero un simbolo del Qal’at alBahrain, imponente sito archeologico che fu la capitale dei Dilmun, una delle più importanti civiltà antiche della regione. In basso, al centro, la statua di Nostra Signora d’Arabia collocata nell’abside dell’omonima Cattedrale di recente costruzione. Sulla sinistra, la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, costruita su un terreno generosamente donato da S.A. il Re Hamad bin Isa bin Salman Al-Kahalifa e della quale fu posta la prima pietra grazie al Vescovo Camillo Ballin. Sulla destra la chiesa del Sacro Cuore, la prima chiesa cattolica dell’intera area del Golfo Persico, costruita e consacrata formalmente tra il 1939 e il 1940. In circolo, la dicitura latina della visita e in basso la data del Viaggio Apostolico nel Regno del Bahrain.