Psoriasi malattia sociale, in Campania 250 mila pazienti con malattia moderata severa

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AgenPress. Psoriasi, io la vivo sulla mia pelle ma tu sai cosa vuol dire? Questo il titolo della tavola rotonda che si è svolta a Napoli a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni regionali (Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Borrelli e Giovanni Porcelli, componenti della V Commissione Sanità e Ugo Trama responsabile Politiche del farmaco della Regione Campania e vari qualificati esponenti del mondo sanitario e scientifico che compongono la rete di cura a Napoli e in Campania.

«Il tema è quello dell’innovazione e della medicina personalizzata – ha sottolineato Ludovica Donati di Apiafco (Associazione pazienti psoriasi italiani, amici della fondazione Corazza) – serve un riconoscimento istituzionale della proriasi che impatta fortemente sulla vita sociale e lavorativa delle persone accompagnandole per tutta la vita”.

“Nel mio ambulatorio è capitato che una paziente, una nonna, si preoccupasse di poter dare una carezza al nipote senza che questo si spaventasse per lo stato delle sue mani – avverte Gabriella Fabbrocini, ordinario di dermatologia alla Federico II – c’è poi chi si aspetta di guarire in un mese e tornare alla sua vita di sempre”.

L’ambulatorio della psoriasi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, centro di riferimento regionale per la terapia della psoriasi moderata-grave, ha una notevole esperienza sull’efficacia e la sicurezza dei più recenti farmaci biologici disponibili per la terapia della psoriasi come gli anti interleuchina L17 e gli anti 23. “Il nostro ambulatorio – aggiunge Fabbrocini – rappresenta uno dei pochi centri italiani che ha già avuto la possibilità di utilizzare l’ultimo farmaco biologico approvato per la psoriasi a fine agosto 2022, il bimekizumab, un inibitore dell’interleuchina 17 A e F, che possiede una elevatissima velocità di azione (possibilità di PASI100 già dopo le prime somministrazioni) associata a un altrettanto soddisfacente sicurezza”.

Sotto la lente l’efficacia delle terapie, i bisogni insoddisfatti dei pazienti, l’innovazione e la ricerca, il valore delle cure con farmaci biologici che consentono di ottenere la remissione totale della malattia, il miglioramento degli esiti, il punto di vista del clinico e quello del paziente, il mantenimento del risultato clinico, la valorizzazione economica e sociale.
Alla tavola rotonda promossa da Motore Sanità – con il contributo non condizionante di Ucb – hanno partecipato Rosa Annibale r Francesca Futura Bernardi direttore e Dirigente della farmacia Ospedaliera dell’azienda universitaria Vanvitelli, Antonietta Vozza, Direttore Farmacia centralizzata della Federico II, Guido Corbisiero, vice presidente Card Campania,
Simona Creazzola, direttore del dipartimento farmaceutico Asl Napoli 1, Adriano Cristinziano, direttore Farmacia del Monaldi-Azienda dei Colli, Matteo Laringe, Presidente SIMG Campania e Mariangela Mercaldo, Consigliere Regionale SIFO

LA MALATTIA
La Psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle a patogenesi immunomediata e andamento cronico-recidivante che colpisce 125 milioni di persone nel mondo e circa 2,5 milioni in Italia (prevalenza 3-4%).

In Campania nella forma moderata o grave colpisce 250 mila cittadini a cui si aggiungono le forme lievi. La maggior parte di queste soffre della forma più comune, la psoriasi a placche lieve-moderata, mentre circa il 20% è colpito da una forma grave. “Si manifesta con placche eritemato-desquamative localizzate su diverse superfici del corpo dalle pieghe cutanee alle zone palmoplantari – continua Fabbrocini – dal cuoio capelluto al volto, dalle unghie alle mucose e che possono apparire in qualsiasi periodo della vita, in entrambi i sessi. Nel 30% pazienti ha carattere familiare e oramai molte evidenze la indicano come malattia sistemica con diverse comorbilità: alterazioni distrofiche delle unghie, artropatie, uveiti, malattie infiammatorie croniche intestinali, metaboliche e cardiovascolari, disordini psichiatrici, apnee notturne, osteoporosi, Parkinson, solo per citarne alcune. Il peso dei sintomi e le implicazioni psicologiche e convivere con una malattia visibile e in alcuni casi deturpante – conclude il cattedratico – ha un impatto molto rilevante sulla vita, sulla sua qualità, sugli aspetti sociali dei pazienti e delle loro famiglie. Ma dobbiamo fare i conti anche con artriti, diabete e obesità, ipertensione ad altre malattie cardiovascolari. Casi per i quali oggi abbiamo la possibilità di attuare cure personalizzate e innovative, ad esempio con gli inibitori della Interleuchina 17 (A, F ed Af). L’anticorpo monoclonale Bimekizumab nel 50 per cento dei casi – conclude la studiosa –  consente la rapida e completa remissione dei sintomi che perdura nel tempo riducendo l’impatto della malattia anche sul piano sociale e lavorativo”.

LA SPESA

La Psoriasi come tutte le malattie croniche impatta anche sulla spesa sanitaria: “La Regione Campania – ha aggiunto Ugo Trama per conto della Regione – punta ad adottare un percorso clinico assistenziale orientato a all’appropriatezza e alla qualità delle prestazioni con il monitoraggio degli indicatori e delle ricadute clinico assistenziali della Psoriasi con un primo livello di cure affidato alla medicina di base attorno al quale dipanare i setting assistenziali domiciliari residenziali e ambulatoriali. Sul piano della sostenibilità dei nuovi farmaci abbiamo messo a uno stesso tavolo i farmacisti ospedalieri e territoriali e dalla scorsa estate adottato un prontuario farmaceutico unico regionale che segna una svolta per dare una risposta immediata e appropriata nell’accesso ai farmaci non solo in ospedale ma anche sul territorio e per gli acquisti, da parte della centrale unica Soresa, sotto la governance del Bilancio che ottimizza la sostenibilità con l’obiettivo di dare il farmaco giusto al paziente giusto rispondendo alle linee guida cliniche”.

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