AgenPress – “Il condono a Ischia da parte del governo Conte nel 2018 ci fu eccome. Il provvedimento faceva riferimento a uno dei condoni più grandi che siano mai stati fatti, quello del 1985. Negare che quello del 2018 fu un condono è come negare l’evidenza”.
Lo dice in un colloquio con il Foglio il senatore Pd ed ex ministro Graziano Delrio.
“Se si trattava di velocizzare le pratiche che riguardavano un migliaio di case si sarebbero potute avviare le procedure accelerate solo per quelle case, per esempio rafforzando gli uffici”.
“Il messaggio che invece venne fuori fu di tutt’altra natura, e cioè che finalmente si sarebbero sanate tutte le migliaia di richieste di condono edilizio. Solo il confronto in Parlamento portò poi a sostanziali modifiche, come il necessario parere favorevole da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Conte decise anche di smantellare la struttura di missione denominata Casa Italia, e poi ItaliaSicura, che avevamo istituito presso la presidenza del Consiglio”.
C’è “un’ansia di distruggere quello che c’era prima, ma questo paese ha bisogno di programmi di lunga scadenza, non di decisioni prese sull’onda dell’emotività o di commissari nominati a ogni piè sospinto. Se ogni governo che cambia si mette a riscrivere la storia da capo, il paese non migliorerà mai nelle sue fragilità strutturali”.