AgenPress. Con il passare degli anni la “Giornata mondiale della Terra” è diventata la più potente ricorrenza educativa ed informativa per tutela del pianeta. Anche quest’anno quindi l’invito che viene rivolto a governi, imprese e cittadini in occasione i questa ricorrenza è quello di fare la propria parte per combattere il cambiamento climatico. La celebrazione coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 193 Paesi del mondo.
L’Associazione nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con il suo presidente nazionale Tommaso Bove, il delegato alle relazioni istituzionali prefetto Francesco Tagliente e il delegato alla protezione civile e all’ambiente, ingegner Paolo Ghezzi, anche quest’anno, scende in campo promuovendo iniziative per contribuire alla tutela del pianeta, dell’ambiente, della biodiversità, della salute.
“La giornata mondiale della terra – ha dichiarato il delegato ANCRI Paolo Ghezzi che è anche Responsabile scientifico del Master di Gestione e Controllo dell’Ambiente – management efficiente delle risorse presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è spesso l’occasione per lanciare proclami o annunciare programmi e buoni propositi, mentre dovrebbe essere una giornata di bilanci concreti e azioni informative dedicate soprattutto ai giovani.
Il pianeta e il suo ecosistema, pur nelle sue forme evolutive e a volte degenerative, è più resiliente di quanto si pensi, mentre l’essere umano è senz’altro più fragile e la sua qualità della vita è decisamente influenzata dalle conseguenze dell’agire collettivo.
Mantenere inalterato il difficile equilibrio su cui ancora si sostiene un pianeta caratterizzato da evidenti cambiamenti climatici già in atto e da incrementi costanti della sua popolazione è prima di tutto una esigenza del genere umano che dovrà garantire un equo accesso alle risorse primarie per tutti, in primis l’acqua e il cibo. Inutile evidenziare il ritardo che caratterizza l’agenda di sostenibilità 2030 e l’esigenza di rafforzare l’azione di rigenerazione degli spazi urbani in cui si concentrerà oltre il 75% della popolazione mondiale. Per questo diventa importante promuovere e condividere azioni concrete, spesso facili da enunciare ma estremamente complesse da organizzare e attuare in tempi compatibili.
Personalmente – prosegue l’ing. Ghezzi – vedo tre temi centrali su cui focalizzare l’attenzione oggi: la salvaguardia della risorsa idrica, l’autosufficienza energetica delle comunità e la riforestazione degli spazi urbani. Temi complessi, declinabili in modo differente in aree diverse del pianeta ma che assumono un particolare significato nel nostro continente. E bene fanno le giovani generazioni ad appassionarsi al destino del pianeta e della salvaguardia del suo patrimonio ecosistemico: è in gioco, e ne sono consapevoli, la qualità della loro esistenza e di quella dei loro figli. Per questo la giornata del 22 aprile, dovrebbe avere al centro di ogni iniziativa i giovani ed i giovanissimi, non certo per sterili passerelle o inutili “lezioni etiche” su obiettivi mai raggiunti ma per garantire una trasparente rendicontazione del doveroso impegno assunto da chi ha responsabilità nel garantire il loro futuro e la qualità della loro esistenza.”
“La sopravvenuta crisi idrica, energetica e alimentare, con i drammatici scenari di guerra in corso alle porte dell’Europa – ha detto il prefetto Tagliente – sta rendendo inevitabile questa riflessione sul presente e sul futuro per un nuovo approccio pragmatico dell’ambiente. Con la legge costituzionale per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi la tutela del Pianeta ha acquisito un valore primario costituzionalmente protetto, anche nell’interesse delle future generazioni”. “Un tema particolarmente caro all’ANCRI – ha concluso il presidente Tommaso Bove – che da oltre un anno sta promuovendo una serie di iniziative per il benessere delle future generazioni.”