AgenPress – “L’espressione andarsela a cercare non solo è grossolana, ma sotto un profilo strettamente logico non significa nulla. Che una persona abbia il diritto di scegliersi gli abiti con cui girare il mondo, o almeno l’Italia, è principio così banale che non meriterebbe nemmeno una risposta. Certo ci sono dei limiti, che un tempo si identificavano con l’ordine pubblico e il cosiddetto buon costume. Più che la legge sono, o dovrebbero essere, il buon senso e l’estetica a suggerire l’abbigliamento’.
Lo afferma il ministro alla Giustizia Carlo Nordio in un intervento sul Messaggero, secondo il quale per reati minorili e violenze sessuali la prevenzione non è tutto e spesso occorre intervenire con la giustizia penale.
Il Guardasigilli indica la via del rigore sugli abusi contro le donne. ‘Per questi reati odiosi l’attività preventiva è fondamentale. Scuole, parrocchie, psicologi e educatori sono certamente utili, ma tutto dipende dalla famiglie, perché è li che si forma il software del bambino – e la prevenzione, per quanto sacrosanta, non è tutto.
“Ha ragione don Patriciello: prima di tutto educhiamo. Ma purtroppo la prevenzione, ammesso che ci sia stata, non ha funzionato. Allora deve intervenire il chirurgo, che in queste circostanze è la giustizia penale anche a tutela delle vittime, che davanti all’impunità del criminale sono tentate di farsi giustizia da sé. Come purtroppo abbiamo visto proprio a Roma, con un tentativo di linciaggio per fortuna sventato, pochi giorni fa”.