AgenPress – “Filippo, consegnati alle forze dell’ordine, così puoi spiegare cos’è successo”, fa sapere con un messaggio che la famiglia Turetta ha fatto lanciare attraverso il legale, Emanuele Compagno, al figlio in fuga da 7 giorni, ora accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
“Quando ho detto ai Turetta del ritrovamento del corpo di Giulia gli è crollato loro il mondo addosso” ha aggiunto l’avvocato sottolineando che i familiari hanno espresso vicinanza alla famiglia di Giulia. “Sono molto scossi e provati. È un dramma che non si aspettavano, non avrebbero mai immaginato queste accuse nei confronti del figlio”.
“Il nostro Filippo noi l’abbiamo conosciuto per un ragazzo totalmente diverso rispetto a quello che può emergere da questo episodio’ – ha riferito Compagno – e non riconoscono nemmeno in questo comportamento nulla che possa essere in qualche maniera avvicinabile a Filippo, a quello che avevano sempre conosciuto”. Il legale ha poi sottolineato che anche per loro la morte di Giulia “è una perdita enorme. Per questo esprimono tutta la loro vicinanza, la loro solidarietà, il loro affetto a questa famiglia che ha subito questo dramma, che è un dramma comune”. Compagno ha infine ribadito che in vista della laurea di Giulia, Filippo “non viveva questa laurea con apprensione, con paura”.