AgenPress. “Il futuro pensionistico dei giovani è strettamente legato al lavoro. Serve più lavoro di qualità ed una riforma complessiva del sistema previdenziale che dia dignità a chi ha lavorato una vita e renda meno fosco il futuro delle nuove generazioni. Il quadro normativo attuale, in tale prospettiva, si mostra inadeguato e ingiustamente punitivo: la tenuta del sistema infatti implica un blocco del ricambio generazionale.
Le più recenti proiezioni infatti, indicano che in Italia chi comincia a lavorare oggi andrà in pensione oltre i 70 anni. Contratti a termine e discontinuità lavorativa, associata a retribuzioni basse e mancanza di garanzie sociali, non aiutano. Con salari bassi e
discontinui le pensioni future, se non si interviene, saranno letteralmente da fame”.
Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, commentando il rapporto ‘Pensions at a glance’ dell’Ocse.