Agenpress – La commissione Giustizia del Senato ha cancellato il reato di abuso d’ufficio approvando l’articolo 1 del ddl Nordio. A votare con la maggioranza è stata Italia Viva con Ivan Scalfarotto. Contrarie le opposizioni. “Sono soddisfatta per essere riuscita a strappare agli alleati l’impegno di dar vita a un tavolo per ‘rivedere’, a questo punto, tutti i reati contro la pubblica amministrazione”, ha dichiarato la Presidente della commissione Giulia Bongiorno.
Con il via libera è stato, dunque, abrogato l’articolo 323 del codice penale relativo appunto al reato di abuso d’ufficio. Si tratta solo di un primo passo, ma il Guardasigilli Carlo Nordio ha espresso “grande soddisfazione” con “l’auspicio che la parte residua del disegno di legge venga altresì approvata nel minor tempo possibile”.
Nordio ha poi ribadito che “l’abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà a un’accelerazione delle procedure e avrà quell’impatto favorevole sull’economia”.
La maggioranza ha inoltre approvato un ordine del giorno della Lega (inizialmente si trattava di un emendamento, poi trasformato in odg dopo una mediazione nel centrodestra), che impegna il governo ad “abrogare la norma, introdotta dalla cosiddetta legge Severino, che costringe alle dimissioni gli amministratori pubblici condannati anche solo dopo il primo grado di giudizio. L’obiettivo è cancellare una legge in contrasto con i nostri principi costituzionali, secondo i quali ciascun cittadino è innocente sino alla sentenza definitiva di terzo grado. Lo stesso atto impegna il governo a istituire un tavolo di lavoro per il riordino dei reati contro la pubblica amministrazione e un osservatorio che consenta di monitorare gli effetti dell’abolizione del reato di abuso d’ufficio”, spiega il leghista Manfredi Potenti.