AgenPress – Le urne sono state chiuse alle 16 locali (le 9 in Italia) con l’inizio dello spoglio delle schede, ma non sono previsti exit poll. I risultati dell’imprevedibile corsa a tre per la massima carica istituzione, seguita da vicino a Washington, a Pechino e in altre capitali, dovrebbero essere noti in serata.
Il favorito, in base agli ultimi sondaggi di 10 giorni fa, sarebbe William Lai del Partito democratico progressista (Dpp), attuale vicepresidente, in testa con il 39,25%, pari oltre 62mila voti.
Segue, in base ai dati diffusi da TaiwanPlus News, Hou Yu-ih, in corsa per i nazionalisti del Kmt, con una percentuale del 31,27% (49.578 voti), e Ko Wen-je del Partito popolare (Tpp) con 29,48% (46.754 voti).
Il Partito Comunista cinese al potere rivendica Taiwan come suo territorio, nonostante non l’abbia mai controllato. E Xi Jinping ha definito l’unificazione di Taiwan con la terraferma “un’inevitabilità storica”.
I risultati non solo decideranno il futuro di Taiwan, ma potrebbero anche rimodellare le sue relazioni con Pechino e rappresentare un test per gli ultimi sforzi degli Stati Uniti e della Cina per stabilizzare i legami difficili.
Negli ultimi giorni precedenti il voto, i candidati hanno girato le principali città dell’isola per organizzare manifestazioni elettorali notturne, con musica rock, discorsi emozionanti e il canto ritmico di slogan da parte di grandi folle.