Borghi (IV): “Schlein pretende di mettere le braghe al mondo da Roma. No a candidatura grillina imposta in Basilicata”

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AgenPress. “Per l’ennesima volta la Schlein abdica culturalmente e politicamente di fronte a Conte: in Basilicata il PD aveva il proprio candidato, ma il veto di Conte ha fatto sì che la Schlein da Roma chiedesse la retromarcia al centrosinistra, imponendo la candidatura culturalmente grillina di Lacerenza”.
Lo ha dichiarato Enrico Borghi, senatore di Italia Viva, oggi a “Il Timone” condotto dal direttore editoriale Daniele Biacchessi sulla FM di radio Giornale Radio:
“In Basilicata abbiamo degli organismi dirigenti locali che faranno le loro valutazioni e le loro scelte, non siamo come Schlein che da Roma pretende di mettere le braghe al mondo immaginando un percorso ideologico che non produce gli effetti sortiti”, ha aggiunto Borghi.
Inchiesta sul dossieraggio? Vicenda grave, siamo in presenza di una sentenza che ha acclarato un fatto preoccupante: ci sono stati organismi infedeli dello Stato che hanno modificato le prove durante un procedimento penale con l’obiettivo esplicito di creare un attacco al presidente del Consiglio e ai ministri dell’epoca”.
“Nel Copasir e nella commissione antimafia c’è un problema di competenza – ha aggiunto Borghi –. La nostra proposta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta su questi fatti va a difesa della qualità democratica del nostro Paese. Ci sorprende che a destra si sentano dei dei toni molti forti ma quando poi si deve passare all’azione scompaiano tutti. Come mai?”.
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