AgenPress. Oggi il Consiglio europeo ha adottato una direttiva che riguarda norme minime a livello dell’UE in materia di azione penale per la violazione o l’elusione delle misure restrittive dell’UE negli Stati membri.
Alcune azioni saranno ora considerate reati in tutti gli Stati membri, ad esempio aiutare a eludere un divieto di viaggio, commercializzare beni oggetto di misure restrittive o effettuare attività finanziarie vietate. Saranno punibili anche l’istigazione, il favoreggiamento e il concorso in tali reati.
Gli Stati membri devono garantire che la violazione delle misure restrittive dell’UE sia punibile con sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive, diverse a seconda del reato. Tuttavia, la violazione intenzionale delle misure restrittive deve comportare la detenzione quale pena massima. Chi viola le misure restrittive dell’UE può essere anche soggetto a sanzioni pecuniarie.
Le persone giuridiche (ossia le società) possono essere ritenute responsabili anche qualora un reato sia commesso da una persona che occupa una posizione preminente in seno all’organizzazione. In tali casi, le sanzioni possono comprendere l’interdizione di esercitare un’attività commerciale e il ritiro dei permessi e delle autorizzazioni all’esercizio delle attività economiche.
La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri avranno 12 mesi per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.
Le misure restrittive sono uno strumento importante della politica estera e di sicurezza dell’UE. Gli Stati membri sono responsabili della loro applicazione, motivo per cui le sanzioni possono variare da azioni penali a sanzioni amministrative a seconda del paese.
La Commissione ha proposto la direttiva in oggetto nel dicembre 2022 al fine di limitare l’elusione delle misure restrittive e rafforzarne l’applicazione. In risposta all’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, l’UE ha adottato un numero senza precedenti di misure restrittive al fine di indebolire la base economica della Russia e limitarne la capacità bellica.