AgenPress – L’orsa KJ1, in compagnia dei suoi cuccioli, la mattina del 16 luglio scorso incontra un turista francese che mentre sta camminando lungo un sentiero, viene aggredito. L’uomo si stende a terra per proteggersi e per questo motivo viene pure pubblicamente lodato, per aver risposto adeguatamente a quello che è stato descritto come un attacco subito senza motivo.
Tuttavia, le cose non sembrano essere andate proprio così come le ha raccontate il signor Triffaux, che dopo l’uccisione dell’orsa KJ1 si è pure detto dispiaciuto per il destino dell’orsa.
Noi di LAV siamo entrati in possesso della Scheda di Interazione Uomo-Orso del 16/07/2024 redatta dal Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento, dove si legge che la persona coinvolta nell’evento ha incontrato l’orsa alle 06:45 del mattino mentre era impegnata in “corsa sul sentiero”, un’evidenza mai emersa pubblicamente, ma che consente di inquadrare quanto accaduto sotto una nuova luce.
Ora è chiaro che la persona correva sola all’alba su un sentiero e si è imbattuta improvvisamente in un’orsa con i suoi cuccioli che si è ritrovata a una distanza ravvicinata all’uomo
L’incontro con un’orsa con cuccioli e il fatto che lo stesso è avvenuto in modo improvviso e ravvicinato sono sono due elementi percepiti come vere e proprie minacce all’incolumità propria e dei cuccioli da parte dell’orsa, riconosciuti dalla letteratura scientifica internazionale come le principali cause di attacchi da orso bruno.
Un elemento importante che avrebbe potuto determinare una ricostruzione diversa di quanto accaduto, ma che è stato consapevolmente omesso nella ricostruzione dei fatti riportata nel decreto n.81 del 29 luglio 2024 a firma Maurizio Fugatti. che ha poi portato all’uccisione dell’orsa KJ1.
Il fatto poi che l’uomo che stava correndo ha sempre negato di averlo fatto, conferma che c’è stata una regia che ha voluto scientemente omettere questo particolare per ricostruire il fatto come si fosse trattato di un attacco immotivato, così da etichettare KJ1 come orsa realmente pericolosa per la pubblica sicurezza.“
È evidente, perciò, che Fugatti ha consapevolmente piegato la realtà dei fatti al suo volere, al punto di far raccontare menzogne al turista francese, allo scopo di costruire a tavolino il racconto di un’aggressione avvenuta senza ragione, utile a giustificare la sua decisione di uccidere KJ1 si è trattato quindi di un vero e proprio assassino a sangue freddo deciso e organizzato nelle stanze della Provincia!
Quanto accaduto a KJ1 dimostra una volta di più che Fugatti non ha alcun interesse a garantire la sicurezza dei cittadini, la sua furia orsicida prevale su ogni ragione, su ogni valutazione degli incidenti accaduti che un buon amministratore utilizzerebbe per trarre indicazioni utili a favorire la convivenza allo scopo di prevenire possibili interazioni con gli orsi.
Il vero pericolo per i trentini non sono gli orsi ma Fugatti che con le sue omissioni, la sua visione distorta della realtà, ha ormai ampiamente dimostrato l’inadeguatezza al ruolo di Presidente provinciale, prima i cittadini trentini riusciranno a liberarsi di lui, prima avranno l’opportunità di affidare il tema della convivenza e della sicurezza a persone realmente competenti.