AgenPress. Nelle scorse settimane, nel corso dei consueti controlli presso il valico di Lanzo d’Intelvi, militari della Tenenza di Oria fermavano un cittadino italiano residente a Napoli, in procinto di entrare nel territorio dello Stato. Esperite dai militari le domande di rito ai fini doganali, il transitante riferiva di avere all’interno della propria autovettura un numero imprecisato di pellicce di scarso valore, acquistate in Lugano (Svizzera) per circa 600 franchi.
A quel punto, il viaggiatore, palesemente innervosito, esibiva una ricevuta d’acquisto per un numero di pellicce diverso rispetto a quelle effettivamente trasportate (n. 12 anziché 15). Da successivi approfondimenti il soggetto risultava gravato da reati contro il patrimonio e porto abusivo d’armi.
A seguito degli opportuni riscontri sulla merce veniva constatato che, tra tutte le pellicce rinvenute, due di esse appartenevano, rispettivamente, alla pelle di lince (Lynx spp) e di giaguaro (Panthera Onca).
Tali specie di animali, protetti in base alla Convenzione di Washington sul commercio internazionale, nota come C.I.T.E.S.
Per tali motivi, gli operanti procedevano a: – denunciare a piede libero il possessore alla Procura della Repubblica di Como, in violazione dell’art 1, L. nr. 150 del 7 febbraio 1992 (fatta salva la presunzione di innocenza fino a definizione del procedimento); – sequestrare penalmente le pellicce rientranti in C.I.T.E.S..