AgenPress – “Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise”. Con queste parole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera parlando delle ultime tensioni nel governo e nella maggioranza soprattutto con la Lega.
“Non siamo mica un partito unico, in una coalizione è lecito anche poter avere idee diverse. Tanto per dirne una, noi abbiamo votato due giorni fa in Veneto contro la proposta di Zaia di alzare l’Irap, perché siamo contrari all’innalzamento della pressione fiscale. La Lega fa le sue battaglie, noi le nostre. Non ci sembra un grande problema”.
FI ha votato contro il taglio del canone, spiega Nevi, “perché noi riteniamo che non abbia alcuna logica in un momento in cui le risorse sono limitate abbassare il canone con un risparmio infinitesimo per i cittadini e uno svantaggio per le casse dello Stato. Anche lo scorso anno, fu tagliato il canone ma poi la Rai fu finanziata con oltre 400 milioni di euro. Quegli stessi soldi, che sarebbero stati dati anche quest’anno, vorremmo usarli per cose più utili”.
Secondo Nevi “Salvini fa un po’ il ‘paraculetto’ e dice che nel programma c’è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l’emendamento bocciato sul canone Rai. Ma quella mancetta di 0,50 euro a cittadino che avremmo regalato anche ai super-ricchi sarebbe costata 450 milioni di euro agli altri contribuenti”.
Intanto, in prima lettura al Senato l’Aula ha confermato la fiducia al governo posta sul Dl Fisco collegato alla Legge di Bilancio “senza emendamenti né articoli aggiuntivi”: a dire sì sono stati 100 senatori, 46 i contrari e una astensione. Il testo passa adesso alla Camera.
“L’aumento del tetto pubblicitario per la Rai non danneggerebbe Mediaset ma tutto il sistema editoriale italiano. Anzi, forse Mediaset meno di tutti. Chi dice queste cose è solo perché vuole confondere le carte e tentare di buttare la palla in tribuna”, replica a chi parla di una difesa degli “azzurri” delle aziende della famiglia Berlusconi. Un messaggio alla Lega? Il messaggio che l’esponente FI manda alla Lega è “si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più”.
Successivamente all’anticipazione dell’intervista diffusa dal quotidiano online, Nevi ha diffuso una nota in cui afferma che “ho visto che la sinistra non vede l’ora di mettere zizzania all’interno della coalizione. Mi dispiace che sia stato completamente travisato il mio pensiero ed estrapolato ad arte”.
“Salvini – riprende nella sua nota il vicepresidente vicario dei deputati e portavoce nazionale di Forza Italia – porta avanti una legittima proposta politica in assoluta trasparenza e onestà intellettuale. Governiamo bene insieme da sempre sia sul territorio che a livello nazionale e non ci saranno problemi di nessun tipo, come ha più volte ribadito Antonio Tajani in questi giorni. Comunque – ribadisce – ci tenevo a scusarmi se le mie parole sono risuonate come offensive nei confronti del leader della Lega. Ognuno di noi sa bene che come diceva Berlusconi la coalizione è il nostro bene più prezioso che ognuno deve sempre salvaguardare”.
Sul canone Rai “non mi interessa far polemica, andiamo avanti. Berlusconi diceva che ogni taglio di tasse è una buona notizia, questo era un piccolo taglio di tasse ma non mette in discussione il governo né i miei nervi”, replica Matteo Salvini, sull’emendamento della Lega al decreto fiscale che chiedeva il taglio del canone Rai.
“Oggi niente e nessuno può farmi arrabbiare”, riferendosi alla precettazione dello sciopero generale. E ha ricordato che la proposta leghista “non era una novità escogitata per dare fastidio a qualcuno, ma esattamente lo stesso intervento di 20 euro che la stessa maggioranza ha fatto l’anno scorso. Io non ho cambiato idea qualcuno sì”.