Visibilia. Santanché: sono tranquilla, mi dimetto se Giorgia mi chiede di fare un passo indietro

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress – Visibilia srl  “non è fallita, è sul mercato e qualunque imprenditore interpellato direbbe che questa roba non esiste.  Dai fascicoli del Tribunale di Milano, sarebbero spuntate delle stranezze, ma grazie a Dio non ho nessuna condanna, non c’è nessun fallimento, nessuna bancarotta. Vedranno i giudici, decideranno i giudici”.

E’ quanto dichiara in un colloquio con il Corriere della Sera la ministra del Turismo Daniela Santanché.

E sul rinvio a giudizio afferma: “me lo aspettavo” ma sono “tranquilla, tranquillissima. Non sono agitata, continuo a lavorare, a fare le cose che devo fare. Stiamo parlando del niente”.

Quello che le viene attribuito è “un reato valutativo, una questione molto tecnica e tutta basata su perizie per la quale ero già stata archiviata nel 2018” ma le sono chiare le “implicazioni politiche”.

Riguardo ad un eventuale colloquio con Giorgia Meloni, Santanché dice di non averla sentita. “Non mi ha chiamata  immagino che abbia tante cose importanti da fare”.

E proprio alla premier spetta la decisione.  Non è escluso che possa esserci nelle prossime ore o al massimo nei prossimi giorni un confronto tra la premier e la ministra del suo partito per fare il punto della situazione. Al momento, però, non è in programma alcun colloquio.

Nella conferenza stampa del 9 gennaio, rispondendo a una domanda sul futuro di Santanchè in caso di rinvio a giudizio la premier aveva dato una risposta prudente, affermando che in ogni caso avrebbe affrontato la questione con la diretta interessata: “Vediamo. Non sono la persona che giudica queste cose prima che accadono, vediamo cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente con il ministro Santanchè”, le parole di Meloni.

“Su questo reato qua sono molto serena – dice ancora – Poi è chiaro che io sono una donna di partito, non faccio le cose a dispetto dei santi. Aspetto le valutazioni. Se il mio presidente del Consiglio dovesse chiedermi un passo indietro, di certo lo farò”. “Il governo si è compattato, sono usciti in mia difesa Salvini, Tajani, tutta la Lega, Forza Italia, Noi moderati e persino Renzi, che di solito ce ne fa di tutti i colori. Sono tranquilla, conosco la vicenda nel merito e so che non mi porterà a una condanna. È un processo da imprenditrice, non ha rilevanza politica”.

 

 

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -