Dai monti alle pagine: il fuoco della rinascita a Ju Buk

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Il Festival che, come i boschi, si rigenera d’autunno e d’inverno, portando in scena le voci delle donne nella transumanza della parola


AgenPress. Il festival Ju Buk, che da anni celebra la cultura femminista e antifascista con un’energia vibrante e d’impegno, è pronto a varcare nuovi orizzonti, inaugurando due edizioni speciali che rispecchiano i cicli naturali e la forza del cambiamento. Dopo il grande successo delle edizioni estive, l’evento si arricchisce di una stagione autunnale e una invernale, dove le voci delle donne prenderanno forma in un percorso di resistenza, attesa e rinascita. Dal calore estivo al respiro fresco dell’autunno e dell’inverno, Ju Buk intraprende un viaggio simbolico che richiama la transumanza: il passaggio delle greggi da un pascolo all’altro, un movimento che ben rappresenta il cammino delle donne e delle loro storie, spesso dimenticate o marginalizzate, ma sempre vive e piene di speranza. In queste nuove edizioni, la transumanza della parola porta con sé storie di lotta e di crescita e una continua ricerca di giustizia sociale, con uno sguardo attento al ciclo delle stagioni e alle trasformazioni che esse ci insegnano.

La prima edizione autunnale si terrà sabato 8 novembre, in una cornice che richiama i colori caldi e l’atmosfera di attesa che precede l’inverno, in attesa dello spettacolo delle Glorie di San Martino, le tre altissime pire infuocate sulle montagne che proteggono il paese, antica tradizione di origine pagana che si celebra ogni 10 novembre a Scanno.  Il pubblico avrà l’opportunità di incontrare una grande autrice che con la sua opera esplora tematiche di genere, resistenza, memoria e speranza. Una donna che, proprio come le Glorie di san Martino, accende il fuoco dell’impegno civile, accompagnato da dibattiti e letture in cui si intrecciano riflessioni su passato, presente e futuro: sarà presentato il saggio Le appassionate (Feltrinelli 2025) di Maria Novella De Luca (coautrice con Simonetta Fiori), firma culturale de laRepubblica, in dialogo con Manuela Perrone Iacobone, giornalista de ilSole24Ore.

L’edizione invernale, invece, sabato 27 dicembre, sarà dedicata alla forza della rinascita, un omaggio alla potenza dei cicli naturali e umani, dove il buio invernale rappresenta anche il terreno fertile per una nuova luce. Con le parole di un’autrice visionaria e coraggiosa, il festival trasporterà il pubblico in un mondo di idee e immaginari che sfidano le convenzioni e aprono nuove vie per una società più equa e inclusiva. Un’occasione per riscoprire la potenza dell’attesa, della riflessione e della cura, strumenti essenziali per la trasformazione: sarà presentato Scialacca (Sperling&Kupfer 2025) il nuovo romanzo di Kristine Maria Rapino, in dialogo con Eleonora de Nardis Giansante, direttrice del Festival, che aggiunge: “Ju Buk continua il suo impegno, consolidando la sua identità di festival che sa essere strumento di cambiamento, di riscatto e di rinnovamento. Non solo una rassegna letteraria, ma un movimento che promuove la cultura come un atto di resistenza, un inno alla libertà, che trova nell’autunno e nell’inverno il momento ideale per nutrirsi e crescere. Una vera e propria transumanza della parola, che, dalle terre più fertili della letteratura femminista e antifascista, raggiunge i cuori e le menti di chi è pronto ad ascoltare. Con questo cambiamento di stagione, Ju Buk non solo si arricchisce, ma diventa una testimonianza concreta di come le stagioni della natura e quelle della Storia possano convergere in un abbraccio di libertà e giustizia. Naturalmente a Scanno, da sempre capitale elettiva di cultura, arte, tradizioni e rivoluzioni, nonché culla della kermesse”.

Edizione autunnale: Sabato 8 novembre ore 15, auditorium Guido Calogero, Scanno

Edizione invernale: sabato 27 dicembre ore 16, auditorium Guido Calogero, Scanno

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