AgenPress. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel terzo trimestre 2025 il Pil è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (la precedente stima era una variazione nulla).
“Il Paese resta fermo. E’ una magra consolazione essere passati da una variazione nulla ad un misero +0,1%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sul Pil.
“Anche la spesa delle famiglie residenti resta al palo, salendo di un asfittico 0,1%. E’ evidente che, siccome questa voce rappresenta, secondo i dati di oggi, il 56,4% del Pil, non vi potrà mai essere una crescita significativa in Italia fino a che le famiglie non arrivano a fine mese e sono costrette ad acquistare solo lo stretto necessario” prosegue Dona.
“Per questo la manovra è da cambiare radicalmente, dato che con le modifiche dell’Irpef destina l’85,2% delle risorse al 40% più ricco della popolazione invece che al 60% più povero. Insomma, un Robin Hood al contrario, con un effetto minimo sui consumi, data la bassa propensione marginale al consumo dei ceti più abbienti” conclude Dona.
