AgenPress – “Sono vent’anni che faccio politica, la vede la mia faccia? Ce l’ho sempre messa, se verrà formalizzata la richiesta che devo andare a riferire in Parlamento sarò fiera e orgogliosa di farlo”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché a margine di un evento a Ischia. Poi, a chi le chiedeva se tema un rinvio a giudizio, la ministra ha ricordato: “Non ho ricevuto un avviso di garanzia, non capisco come si possa parlare di rinvio a giudizio”.
Dipendenti non pagati, tfr non erogati e cassa integrazione usata in modo fraudolento. Sono le accuse contenute in un’inchiesta televisiva di Report, a firma Giorgio Mottola, che ha acceso i riflettori sulle attività imprenditoriali di Daniela Santanchè e ha aperto un caso politico. Le opposizioni chiedono a Giorgia Meloni di riferire in Parlamento e alla ministra del Turismo di rassegnare le dimissioni.
“Io sono tranquilla, mio padre era l’ottavo figlio di contadini. Oggi non c’è più, mi continua a mancare e mi ha insegnato due cose: se non fai male non avere paura, se non rubi non devi nascondere. Sono tranquilla e rilassata, mi dispiace solo da mamma che soffre perché mio figlio non può capire, ma sono resiliente e sono tranquilla”.
Il Pd, tramite il senatore Antonio Misiani, ha presentato una interrogazione alla premier Giorgia Meloni e ai ministri Calderone e Urso, per chiedere “quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di fare al più presto chiarezza sui gravi fatti che riguardano la titolare del dicastero del Turismo che, al di là delle loro eventuali implicazioni sui piani civile e penale, non sono degni della disciplina e dell’onore che dovrebbero caratterizzare le azioni di un ministro della Repubblica”.
“Secondo l’inchiesta di Report e secondo quanto riportato da vari quotidiani – spiegano i senatori del Pd nell’interrogazione – dal 2018, momento in cui Santanché e Mazzaro, suo socio ed ex compagno, sono subentrati nella gestione diretta della società Ki Group, quest’ultima ha cominciato ad avere difficoltà nel pagare i fornitori e ha accumulato debiti fino a 8 milioni di euro, quasi un quarto del fatturato, riportando bilanci in rosso, lavoratori mandati a casa senza liquidazione, ditte messe in difficoltà, o addirittura strozzate, mancato saldo delle forniture. Tanto che in nove anni il valore del gruppo è passato da 35 milioni a 465.000 euro. E mentre gli azionisti hanno versato 23 milioni di euro, la ministra ha ricevuto 2 milioni e mezzo di euro per le cariche sociali e il socio, Canio Mazzaro, circa 6 milioni di euro. Non solo”.
Daniela Santanchè ha presentato una querela, accusando Report di aver diffuso notizie false sul suo conto. Secondo il Ministro, le notizie riferite su Rai 3 “risultano prive di corrispondenza con la verità storica. Sono state rappresentate in forma del tutto suggestiva ed unilaterale per fornire una ricostruzione dei fatti che risulta radicalmente non corrispondente al vero, ispirata esclusivamente dalla finalità di screditare l’immagine e la reputazione (della ministra, ndr) presso l’opinione pubblica”, si legge nella nota diffusa da Santanchè, nella quale viene anche rivelato che Giorgio Mottola e la trasmissione erano stati “preventivamente invitati ad evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano”.
