Agenpress – “Siamo nati come un’intelligenza collettiva, ma oggi i gruppi locali sono troppo distanti dai parlamentari, i parlamentari spesso non riescono a interagire con il governo, e così via. Ma serve un collegamento, e le decisioni non possono essere calate dall’alto”.
Per Roberta Lombardi “il problema principale” è “che non si capisce più cosa siamo, qual è la nostra identità”. Su questo “ha inciso anche un altro tema per noi identitario, quello del metodo.
Lombardi critica anche l’organizzazione interna del Movimento. “Penso che sia opportuno valutare se la piattaforma web Rousseau basti per il confronto, o se non servano anche assemblee territoriali”.
“L’analisi dell’Istituto Cattaneo dice che il Movimento in Umbria ha perso un elettore su due, persone che in gran parte sono finite nell’astensionismo. Significa che il M5s per alcuni non è più attrattivo”.
Parlando delle alleanze locali, “ribalterei il ragionamento, ponendo domande alle forze politiche: chi ci sta a portare avanti una transizione verde nella società e nell’economia? Chi ci sta a colpire i furbi che evadono? Chi ci sta ad approvare provvedimenti come la sugar tax o la plastic tax, per redistribuire le risorse? Noi non ci sottraiamo, ma bisogna lavorare assieme con spirito di costruzione”.