Roma. Ragazze investite. Emma Genovese, la gente che sta incolpando Pietro dovrebbe vergognarsi

Agenpress – Emma Genovese, sorella di Pietro il 20enne che ha investito le due ragazze di 16 anni nell’incidente in Corso Francia a Roma nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, ha pubblicato un post su Instagram.

“Vorrei dire una cosa, non lo dico perché è mio fratello ma lo direi per chiunque, tutta la gente che sta dando la colpa a lui dovrebbe vergognarsi”, si legge su Instagram.

 “Sono davvero distrutta per quelle due povere ragazze che hanno perso la vita ieri notte». E poi. “Non accusate se non sapete come sono andate le cose”.

 

Pietro Genovese, figlio del celebre regista Paolo, vincitore di due David di Donatello e autore di celebri film come Perfetti Sconosciuti, The Place e Tutta Colpa di Freud.

Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo alla guida del suv Renault Koleos ha travolto le due sedicenni che stavano attraversando Corso Francia, vicino a Ponte Milvio, celebre zona di Roma nord dove Camilla e Gaia stavano trascorrendo la serata in compagnia di amici.

Pietro è il più grande dei tre figli del regista. Paolo Genovese, sposato con Federica, ha infatti avuto tre figli: Pietro, Emma e Matteo.

Il ragazzo è un ex studente del liceo Mameli e, secondo quanto riporta Il Messaggero, gioca a rugby e proprio come il padre è un appassionato di cinema.

Il profilo Facebook di Pietro Genovese è pubblico. Il ragazzo mostra sui social una vita normale di un ventenne: feste con gli amici, viaggi, e una foto con il papà regista al Museum of Modern Art di New York.

Il 20enne è affetto dal morbo di Crohn. La malattia di Crohn è un’infiammazione cronica dell’intestino, che può colpire tutto il tratto gastrointestinale. Nella maggior parte dei casi, il morbo di Crohn colpisce principalmente l’ultima parte dell’intestino tenue (ileo) e il colon. È caratterizzata da ulcere intestinali. Se non curata può portare a stenosi (restringimenti intestinali) o fistole.

A parlare del morbo di Crohn di Pietro Genovese era stato il padre che tempo fa aveva girato uno spot per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici).

Il regista Paolo Genovese aveva dichiarato all’agenzia Dire: “Ho deciso di sposare questa causa fondamentalmente per un motivo familiare, perché mio figlio maggiore, Pietro, è affetto dal morbo di Crohn. Quando sono entrato in contatto con il professore Alessandro Armuzzi, che lo ha in cura, col tempo ho capito la gravità e la problematicità di questa malattia”.

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