Agenpress – “Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro” per la “ripresa, per cambiare tutto ciò che non va”.
Le mascherine chirurgiche costeranno 50 centesimi, ha detto Conte spiegando che ci sarà un prezzo calmierato e che il governo toglierà l’Iva sulle mascherine.
“Per le due settimane successive, quindi fino al 18 maggio, avremo una conferma generalizzata per quanto riguarda le misure di distanziamento: rimarranno gli spostamenti all’interno della Regione”.
“Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate, molti nuclei familiari, genitori con figli, figli e nipoti con nonni: vogliamo quindi consentire loro delle viste, ma attenzione saranno visite mirate, fatte nel rispetto delle distanze di sicurezza, con l’adozione di mascherine e quindi con divieto di assembramento”.
Per spostarsi serviranno ancora come motivazioni le comprovate esigenze lavorative, le situazioni necessità, i motivi di salute all’interno delle Regioni: sono solo questi gli spostamenti consentiti, a cui il Governo aggiunge soltanto – e qui sta la grande novità – anche la possibilità di spostamenti mirati per far visita ai propri congiunti, pur sempre nella stessa Regione.
“Grazie ai sacrifici stiamo riuscendo a contenere” il coronavirus “e questo è un grande risultato”, anche perché ci sono stati “momenti in cui ci sembrava sfuggire a ogni controllo”, ma l’abbiamo affrontato con “forza, coraggio e senso di responsabilita’”. “Adesso inizia per tutti la fase di convivenza, la fase due e dobbiamo essere coscienti che la curva di contagio potrà risalire, il richio c’è e dobbiamo affrontarlo con rigore”.
Rischio calcolato ma possibile nuova ondata
E’ prevista una “nuova esplosione” della curva del contagio nel giro di una o due settimane. Così il premier Giuseppe Conte, parlando della ‘fase due’ e ribadendo che “ora il rischio preso e’ calcolato” ma non è possibile riaprire le scuole
Il Paese non riparte senza le imprese.
La nostra ripartenza parte da un sostegno poderoso all’attività delle imprese. Il nostro obiettivo è avere più occupati non più sussidiati”. “La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”.
Conte: le misure vanno dal 4 al 18 maggio. Come funzionano gli spostamenti
Sì a spostamenti murati per raggiungere i congiunti, nel rispetto delle distanze e con l’obbligo di mascherine. No ad assembramenti.
Resta il divieto di spostarsi in un’altra Regione
Non è ancora consentito il trasferimento in altre regioni . Fatto salvo che per motivi di lavoro.
Dal 4 maggio sarà consentito l’accesso ai parchi
“Consentiamo l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza”.
Sì alle cerimonie funebri a partire dal 4 maggio
Parziale apertura per quanto riguarda le cerimonie funebri. Potranno essere celebrate dal 4 maggio ma alla presenza di un massimo di 15 persone, tutte dotate di mascherina e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale.
Dal 4 maggio al via il cibo di asporto
Sarà inoltre consentita l’apertura di attività che offrono servizio di cibo da asporto. I clienti entreranno uno alla volta e consumeranno il cibo a casa. Vietati gli assembramenti fuori dai locali.
Le aziende apriranno dal 4 maggio se rispetteranno i protocolli
“La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”.
Il 1° giugno riaprono bar, ristoranti e parrucchieri
“Il 1 giugno vorremo riaprire i bar, le ristorazioni, centri estetici e parrucchieri”.
Le aziende apriranno dal 4 maggio se rispetteranno i protocolli
“La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”.
Chi ha febbre resta a casa
“Chi ha la febbre, con più di 37,5 deve restare a casa”
Allenamenti sì assembramenti no
“Saranno consentiti gli allenamenti ma senza alcun assembramento e a porte chiuse”. Resta il “divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati, non consentiamo party”. “Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionali dal Coni e dalle federazioni, ma solo nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, evitando assembramenti. Dunque allenamenti a porte chiuse per le discipline individuali”.
“Ora per fare attività fisica ci si potrà allontanare dalla propria abitazione ma rispettando la distanza di almeno due metri dalle altre persone se si tratta di attività sportiva, mentre basterà un metro per l’attività motoria”.
“Sin qui era possibile svolgere attività sportiva nei pressi delle proprie abitazioni: adesso ci si può allontanare ma per l’attività più impegnativa rispettando un distanziamento di due metri, per quella meno impegnativa un metro”.
Pronti a richiudere i rubinetti
“Ci avviamo ad un rallentamento del lockdown dal 4 maggio ma vogliamo mantenere la situazione sotto controllo. Le regioni giornalmente ci informeranno sulla curva epidemiologica. Il ministro speranza a tre giorni dal varo del Dpcm indicherà le soglie sentinella da rispettare in modo da intervenire in determinate situazioni e chiudere il rubinetto”.
No scuole aperte
“Ragionevolmente avremo scuole chiuse sino a fine anno scolastico”. “Il rischio sarebbe elevatissimo di far rialzare la curva del contagio, se riaprissimo le scuole, soprattutto in questa fase. Avremmo una nuova esplosione, dicono gli esperti, nel giro di una o due settimane. La ministra Azzolina sta lavorando per far ripartire la scuola, in sicurezza, da settembre”.
Parchi e ville
“Consentiamo l’accesso a parchi ville e giardini pubblici con il rispetto del distanziamento e misure di contingentamento: i sindaci potranno chiuderli nel caso non si possano rispettare queste misure”.
Calcio
Per la ripresa del campionato “lavoremo ad un percorso e vedremo se ci sono le condizioni per valutare se c’è la possibilità di riprendere il campionato di calcio”.
Prestazioni assistenziali
“Stiamo lavorando alla risposta economica. Stiamo lavorando senza sosta. Abbiamo già liquidato quasi 3,5 milioni di bonus da 600 euro. Alcuni attendono ancora ci sono ritardi di questi ritardi mi scuso. Stiamo parlando di 11 milioni di domande di prestazioni assistenziali, normalmente questa mole veniva trattata in cinque anni, ora sono state trattate in un solo mese”.
Autocertificazione resta
“E’ chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato dovrà rimanere l’autocertificazione che è uno strumento rapido, basta compilare un semplice foglio. Questo però è indicativo del fatto che questo nuovo provvedimento non sarà un libera tutti, non possiamo permetterci di dire si esce liberamente. Comprendiamo che questo regime restrittivo è limitante, ma deve esserci un motivo per spostarsi”.
Le Regioni dovranno informare su curva contagi
“Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”.
Stagione di riforme
“Dovremo vigilare, monitorare costantemente, affinché la curva” del contagio “non risalga e essere pronti per intervenire in modo tempestivo laddove la curva dovesse diventare critica. Abbiamo predisposto un meccanismo per consentirci di intervenire”, dice il presidente del consiglio in conferenza stampa a palazzo Chigi.
“Stiamo tutti affrontando una prova molto dura. Anche nei prossimi mesi ci aspetta una sfida molto complessa. Molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Possono quindi anche reagire negativamente in questa fase, affidarsi alla rabbia, cercare un colpevole, prendercela con un familiare, con la politica, con il governo o con la stampa. Oppure possiamo scacciare il risentimento e pensare a cosa ciascuno può fare per consentire questa rapida ripresa. Ciascuno di noi tutti indistintamente dobbiamo gettare le basi della ripartenza del paese. Rimboccarci le maniche: il governo farà la sua parte, ci sarà una stagione intensa di riforme, cambiare quelle cose che nel paese non vanno da tempo. Noi, con la squadra dei ministri, non ci tireremo indietro”.