Agenpress – La basilica di San Pietro ha riaperto i battenti. Era chiusa ai pellegrini dal 10 marzo scorso. In basilica si erano svolte le celebrazioni pasquali con il Papa e ogni giorno c’è stata la recita del rosario con la presenza di piccoli gruppi di religiosi o persone del Vaticano. Ma l’accesso alla basilica e alla piazza era interdetto al pubblico da 69 giorni.
Per entrare i fedeli si sottopongono alla misurazione della temperatura con i termoscanner. Ci si può muovere solo entro percorsi tracciati.
Riaperto anche il Duomo di Milano per la prima messa dopo il lockdown, quella delle 8 del mattino, a cui seguiranno altre celebrazioni in mattinata, alle 11, alle 13 e nel pomeriggio alle 17,30. La messa si è tenuta nella Cappella feriale che, con le misure di distanziamento, può ospitare al massimo 60 fedeli, raggiunto questo numero gli ingressi verranno bloccati. Questa mattina le persone presenti erano una trentina, un po’ di tutte le età, anche alcuni ragazzi giovani.
“Cari fedeli vi abbiamo aspettato tanto. Dal quel lontano 9 marzo ci siamo visti solo telematicamente, in tv o streaming. È molto bello che ci ritroviamo di nuovo qui come di consueto per riprendere le nostre celebrazioni nel giorno che ricorda il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II”, ha detto il monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano. Oltre ai soliti controlli di borse e zaini con metal detector per la sicurezza è stato controllato che tutti indossassero la mascherina e molti fedeli indossavano anche i guanti. Sulle panche degli appositi cartelli segnalano dove ci si può sedere. Emozione per i fedeli che dopo oltre due mesi sono tornati in chiesa.