Agenpress. “Il rapporto Istat, pubblicato oggi, sull’andamento economico delle imprese fa emergere un drammatico calo del valore aggiunto nel Mezzogiorno. I dati confermano quello che stiamo evidenziando da alcuni mesi, ovvero la sofferenza delle piccole e medie imprese al Sud, a differenza del resto del Paese dove la grande industria regge”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.
“Il Governo, in sinergia con le regioni, – aggiunge il leader della Fapi – non sprechi altro tempo, e vari al più presto dei provvedimenti per tentare di invertire questo drammatico trend economico. E’ necessario mettere mano ad una drastica riduzione del costo del lavoro e dei contributi, insostenibili per tante imprese ferme nella produzione per il blocco del mercato. Alle piccole imprese non bastano i prestiti garantiti dallo Stato o piccoli bonus. Siamo convinti, invece, che la crescita economica ed occupazionale è possibile solo attraverso l’assunzione di scelte politiche coraggiose, a partire dallo sblocco delle grandi opere e l’avvio delle ‘Zone economiche speciali’ nelle regioni meridionali”.
“Su questi temi di fondamentale rilevanza, per la tenuta economica e sociale della nazione, chiediamo alle forze politiche e al Governo di adoperarsi prima che sia troppo tardi, evitando di far cadere il Paese nelle mani degli speculatori internazionali”, conclude Sciotto.