Zanni (Lega), proposta Commissione insufficiente, ennesima dimostrazione inefficienza istituzioni Ue

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Agenpress. “Per la prima volta, questa settimana ci sarà un Consiglio europeo di cui sappiamo già le conclusioni: non ci sarà un accordo sul cosiddetto Recovery Plan e probabilmente ci sarà uno scontro tra gli Stati membri, che abbiamo già visto e anticipato in questi giorni. È l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza e dell’insufficienza delle istituzioni europee nella risposta alla crisi.

La proposta della Commissione è già altamente insufficiente: 400 miliardi di euro di sovvenzioni pure e tre quarti di questo denaro arriverà solo nel 2023, tre anni dopo lo scoppio della crisi, quando aziende avranno già chiuso e lavoratori avranno perso il posto.

Questa è la dimostrazione di come il processo decisionale all’interno dell’Ue non sia adatto a dare una risposta ai cittadini e alle imprese: questo denaro verrebbe peraltro dato in cambio di nuove tasse europee, che andranno a gravare sulle imprese, circa 70mila imprese all’interno dell’Unione europea, quindi non solo le multinazionali, e di conseguenza sui consumi.

Non vorrei che questo, come nel 2012 fu il piano sul Mes, sia un piano per far convertire le industrie di alcuni Paesi con i soldi di altri Paesi. Fu così con il Mes, con le banche di Francia e Germania, questo rischia di esserlo con l’industria tedesca e di altri Paesi”.

Così l’europarlamentare della Lega Marco Zanni, presidente del gruppo ID al Parlamento Europeo, nel suo intervento durante la sessione Plenaria.

 

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