Porto di Cagliari, Uiltrasporti: pretestuoso il rifiuto di Contship Italia. Ora soluzioni per i 200 lavoratori portuali

AgenPress. “Nonostante la possibilità di prorogare per 6 mesi la Cigs grazie all’art.60, comma 3, del DL Agosto, la posizione della società Contship Italia è stata irremovibile e senza fornire alcuna informazione di dettaglio ha confermato la grave decisione di non procedere al congelamento dei licenziamenti dei circa 200 lavoratori portuali del terminal CITC nel porto di Cagliari. Una decisione grave e ingiustificata tanto più che a Contship Italia sono stati concessi dalla Autorità di Sistema Portuale ulteriori mesi per il ripristino e la consegna delle banchine e dei beni mobili”.

A dichiararlo la Segreteria nazionale Uiltrasporti sull’esito negativo delle negoziazioni avviate lunedì mattina tra MISE, Ministero Lavoro, Mit, Ministero Sud, Invitalia, Regione Sardegna, AdSP Mar di Sardegna, Contship Italia, i liquidatori di CICT e le segreterie nazionali e territoriali sia di categoria che confederali di Cgil, Cisl, Uil.

“A fronte di questa gravissima e pretestuosa chiusura dell’azienda – prosegue Uiltrasporti –  è urgente individuare  insieme alle istituzioni  le migliori soluzioni possibili attraverso il tavolo permanente di confronto già convocato per i prossimi giorni, che individui  misure integrative o alternative alla Naspi.

“È necessario – spiega il sindacato – che questi lavoratori possano continuare ad essere agganciati alla realtà produttiva portuale, per non disperdere le professionalità e per valorizzarne  le capacità.  In questo senso valutiamo positivamente quanto prospettato dall’AdSP riguardo la partecipazione al bando di aggiudicazione in concessione della gestione del terminal container del Porto Canale di Cagliari della società di diritto inglese PIFIM, bando che prevede l’impegno prioritario di riassorbire il maggior numero possibile di lavoratori provenienti da CICT.

“Intanto – avverte Uiltrasporti  – non ci fermeremo e a breve intraprenderemo una serie iniziative per la salvaguardia delle professionalità, dell’occupazione e dello sviluppo del porto di Cagliari”.

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