Dj morta. Consulenti, furgone ha investito auto di Viviana. No impronte Gioele su parabrezza

Agenpress –  “Sia l’auto di Viviana Parisi che il mezzo degli operai dell’autostrada erano in movimento il 3 agosto e quindi Il furgone non era fermo come si è pensato in un primo momento. Ed è probabile che lo stesso furgone abbia tentato di invadere la corsia di sorpasso investendo l’auto della donna”.

Lo affermano Camelo Costa e Giuseppe Monfreda, consulenti delle famiglie Mondello e Parisi dopo l’esame di oggi pomeriggio all’autosoccorso “Letizia” di Brolo (Me).  “Secondo i primi riscontri  il seggiolino dove viaggiava Gioele era slacciato e non attaccato all’auto”.

“Sul parabrezza, a seguito degli accertamenti eseguiti col luminol dalla polizia Scientifica sull’auto della dj torinese, non sono state trovate impronte di Gioele. Il nostro consulente, il biologo forense Salvatore Spitaleri, del Centro investigazioni scientifiche ( Cis), presente nell’autorimessa di Brolo dichiara che non sono state trovate impronte digitali del bambino”, dice l’avvocato Antonio Cozza, difensore insieme al legale Nicodemo Gentile di Luigino Parisi, padre di Viviana Parisi.

“Spitaleri che è biologo forense con esperienza venticinquennale al Ris Carabinieri di Messina- spiega l’avvocato Cozza – ha effettuato sulla vettura accertamenti per rilevare impronte digitali , di sudore o di sebo e non sono state rilevate impronte cosiddette papillari. Per impronta si intende un’alterazione o modificazione dello stato, mediante segno lasciato dai polpastrelli, su una superficie, in questo caso il parabrezza”.

 

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