L’ opinione di Roberto Napoletano. Ecco perché i giovani non votano

Carenza di istruzione, disinteresse e sfiducia nei politici e nella politica, considerata «qualcosa di sporco». Tre ragazzi  su dieci sono convinti che le elezioni politiche servano a eleggere il capo del governo, non i parlamentari. Addirittura alcuni pensano che il Capo dello Stato lo elegge il popolo.

C’è scarsa conoscenza della storia costituzionale. Colpa della scuola  


AgenPress. Mi è venuta in mente in questo week end elettorale una serata con i ragazzi di Merate di qualche anno fa che ho già raccontato in uno dei miei Memorandum della Domenica del Sole, che all’epoca dirigevo, e che rappresenta una delle tappe più significative del mio Viaggio in Italia. ”

Coinvolgere i giovani è talvolta, piuttosto difficile: ce ne siamo resi conto con le nostre iniziative. Però, quando scatta la scintilla, il risultato può entusiasmare moltissimo. Noi cerchiamo proprio questo.” Firmato Matteo, Marta, Federico, Francesco, Giorgio, Elia e tutti gli altri. Con questo biglietto i ragazzi di CambiaMenti mi convincono ad andare a Merate, nel cuore della Brianza, per un incontro con gli studenti nell’aula magna degli Istituti Agnesi e Viganò.

Entro poco dopo le 20, esco che la mezzanotte è passata. Ore di dialogo fitto con centinaia di studenti non risparmiando nessuno dei temi forti, il lavoro, la politica malata, il Nord e il Sud, l’Europa che non c’è le debolezze degli italiani. Grande attenzione, calore, a tratti entusiasmo (“Da soli si combina poco, insieme si fanno grandi cose”).

Esco rianimato, entro in macchina, mi raggiunge Federico: “Scusi direttore, mi tolga una curiosità ma perché dovremmo pagare sempre meno i politici, non c’è il rischio che si perdano i migliori? Che cosa c’è di più importante per un Paese della sua classe politica?”. Lo guardo sorpreso e dico: è vero che molti, troppi hanno rubato, ma la politica è una cosa seria e bisogna incoraggiare i migliori a sporcarsi le mani. Negli occhi di Federico scatta la scintilla, l’ho vista io, di notte, a Merate. Parlava più delle parole. Bisogna mettersi l’animo in pace.

I soldi del Recovery Fund sono tanti, ma arrivano dopo e sono legati a una capacità di progettazione e di esecuzione che non abbiamo perché la visione e il coraggio della politica hanno bisogno di un consenso forte se si vuole che la strategia diventi decisione operativa. Saremo l’unico Paese europeo che chiederà e utilizzerà i fondi del Mes non come dice la vulgata perché sono prestiti convenienti e privi di condizionalità, cose assolutamente vere, ma perché siamo con l’acqua alla gola e a differenza degli altri Paesi non possiamo farne a meno.

Per leggere la versione integrale dell’editoriale del direttore Roberto Napoletano clicca qui:

https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/2020/09/20/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-ecco-perche-i-giovani-non-votano/

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