Gregoretti. Salvini, non chiamo Conte a processo, ma fu lui a dire “che gestiva tutto”

Agenpress – “Basta una sola parola pronunciata da Conte a spiegare che cosa è successo. È la parola ‘poi’. Fu il premier a dire ‘i migranti prima li ricollochiamo e poi autorizziamo lo sbarco’. È Conte ad aver detto che gestiva tutto lui”.

Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista al Tempo in cui assicura che tuttavia non chiamerà il premier Giuseppe Conte a processo. Non è una chiamata di correità, assicura. “Io non dico che deve essere processato pure Conte, perché non c’è il reato. Ci sono norme precise per mettere in salvo i naufraghi e nessuno di noi li lasciò in balia delle onde”.

“Io ho fatto solo il mio dovere, e quindi penso che tutto finirà nel nulla, magari proprio sabato davanti al giudice dell’udienza preliminare. Rifarei tutto quel che ho fatto. Alla fine di quei soli quattro giorni quelle persone – che stavano su una nave militare italiana – sono state nutrite, curate e inviate alle altre nazioni disponibili a farsene carico”.

Per questo non sono “preoccupato. Ho riletto le 50 pagine della memoria difensiva e ho deciso di pubblicarle online, perché tutti sappiano. Semmai, rileggendo le intercettazioni di Luca Palamara posso solo augurarmi che non ce ne siano altri”.

“Non ce l’ho con la categoria dei magistrati. La stessa Procura di Catania ha chiesto la mia archiviazione, il processo lo vuole la politica. È stato il Parlamento ad aver imposto questa scelta”.

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