AgenPress – E’ stata rinnovata di altri 45 giorni la custodia cautelare in carcere al Cairo di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna sotto accusa per propaganda sovversiva.
Lo ha riferito una sua legale, Hoda Nasrallah, annunciando l’esito di un’udienza svoltasi ieri nella capitale egiziana.
Nasrallah non ha saputo precisare la data precisa della prossima udienza che – calcolando 45 giorni da ieri – comunque dovrebbe cadere intorno a Capodanno e a ridosso del Natale che i copti (i cristiani d’Egitto come Patrick e la sua famiglia) festeggiano il 7 gennaio. L’udienza per Zaki, in carcere già da oltre nove mesi, si era svolta davanti a una Corte d’assise del Cairo ed era era stata annunciata il 7 novembre, al momento del rinvio di una convocazione slittata per motivi di sicurezza legati a una tornata elettorale.
“Siamo di fronte a un vero e proprio accanimento giudiziario da parte dell’Egitto nei confronti di Patrick”, commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“Questi nove mesi e mezzo trascorsi – aggiunge Noury – che diventeranno ormai 11 con questo rinnovo di detenzione preventiva, chiamano in causa l’inerzia dell’Italia, l’assenza di un’azione forte. Mi chiedo cos’altro ci voglia dopo il rinnovo della detenzione di Patrick e tre arresti di fila dei dirigenti della sua organizzazione per i diritti umani (Eipr, ndr) per un’azione diplomatica molto forte nei confronti dell’Egitto”. “Ieri – aggiunge Noury a proposito di Patrick – aveva detto in udienza che il suo Paese dovrebbe essere orgoglioso di aver un’eccellenza così ricca, così bella, all’estero in un master prestigiosissimo come quello dell’università di Bologna. Evidentemente all’Egitto questo non importa, le eccellenze le lascia in carcere”.