Cina. A Pechino 13 positivi. Al via 1 mln di test nei distretti a rischio

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AgenPressPechino ha segnalato altri cinque casi di COVID-19 e un caso asintomatico, portando a 13 il numero totale di infezioni confermate dal 14 dicembre nella capitale cinese. La fonte delle infezioni rimane sconosciuta, ma alcuni esperti ritengono che possa essere stata importata da all’estero.  

Tra i cinque casi, quattro sono dipendenti dello stabilimento industriale di Jinma nel distretto di Shunyi a Pechino. L’unico vettore silenzioso è un tassista di Shunyi. 

Questi casi recentemente confermati trasmessi localmente sono contatti stretti di casi confermati, hanno riferito le autorità sanitarie. 

Dal 23 dicembre, il distretto di Shunyi ha lanciato test gratuiti degli acidi nucleici in 13 comuni e sottodistretti amministrati, progettando di testare 800.000 persone. Il distretto è in modalità “tempo di guerra” da venerdì. 

Per questo Pechino ha inasprito le regole contro il Covid-19 con test di massa per oltre un milione di persone nei distretti a rischio per i timori che i viaggi in Cina nelle vacanze di fine anno possano causare un picco di casi, proprio quando la Commissione sanitaria nazionale ha reso noto in giornata che sabato sono state rilevate infezioni nella capitale (5) per il quarto giorno di fila. Tutti i vari distretti di Pechino sono stati sollecitati ad entrare “in modalità di emergenza”, isolando complessi residenziali e villaggi segnati dai contagi.

“Ci sono stati focolai sporadici. La situazione di controllo dell’epidemia è molto grave”, ha affermato un portavoce del governo di Pechino, secondo i media locali. “Tutti i distretti, tutte le agenzie e le unità devono entrare in stato di risposta di emergenza e combattere con più risoluzione e regole al fine di prevenire la diffusione del coronavirus”.

Sui 22 casi di sabato rilevati in Cina, 12 sono di trasmissione domestica (5 a Pechino e 7 nel Liaoning) e 10 importati, mentre sono 15 i nuovi asintomatici. In totale, sono state rilevate 13 infezioni nella capitale cinese da quando il 18 dicembre è stata segnalata la prima infezione in 152 giorni, mentre un altro possibile caso positivo è in attesa di conferma perché il paziente non ha sintomi.

I test di massa sono stati effettuati nei due distretti più coinvolti finora: a Shunyi, vicino all’aeroporto internazionale, e a Chaoyang (3 quartieri), la grande area centrale. I villaggi e le aree residenziali nei due distretti sono stati chiusi e sono stati disposti controlli rigorosi all’accesso.

Sabato a Chaoyang, 234.413 persone sono state sottoposte ai test, con risultati tutti negativi, mentre a Shunyi sono stati raccolti i campioni da 838.270 persone, con quasi 390.000 allo stato negativi. A tutti i residenti della capitale, con apposito messaggio sui cellulari, è stato consigliato di non lasciare la città se non per motivi strettamente necessari durante le prossime vacanze di Capodanno e del Festival di Primavera.

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