Casa degli orrori scoperta nel milanese dalle guardie zoofile dell’Oipa: sequestrati otto cani

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AgenPress. Sequestrati per detenzione non idonea otto cani e tre conigli a San Zenone al Lambro, nel milanese, dalle guardie zoofile del nucleo di Milano e Monza Brianza dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). La donna che li deteneva è stata sanzionata ai sensi della legge della Regione Lombardia n. 33/2009.

Intervenuti a seguito della segnalazione di due cani chiusi in un recinto nel giardino di una abitazione, gli agenti, supportati dalla polizia locale, hanno scoperto una situazione ben più grave per la presenza di animali maltenuti sia nel giardino sia all’interno della casa.

«Dopo che la proprietaria ci ha fatto entrare nel giardino, abbiamo constatato che dalla strada si vedeva un solo recinto ma nella realtà ve ne erano tre, con due cani in ognuno. I sei cani, due rottweiler, due amstaff e due meticci, erano in una situazione igienica di degrado», racconta il coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Milano, Fabio D’Aquila. «Gli animali non avevano acqua da bere e uno dei tre recinti non offriva neppure alcun riparo dal freddo e dalle intemperie».

Entrati nell’appartamento, gli agenti hanno trovato altri due box, di appena due metri quadrati l’uno, in cui erano rinchiusi due volpini italiani e due staffordshire bull terrier. «Anche questi animali vivevano in mezzo alle loro deiezioni e, tra l’altro, in uno dei due box vi erano dei pericolosissimi cavi elettrici scoperti», prosegue Fabio D’Aquila. «Non basta: in un piccolo vano buio nel sottoscala abbiamo trovato tre conigli ariete e infine, in una camera da letto, due chihuahua. Questi ultimi per fortuna erano in un contesto accettabile».

E così sono stati sequestrati tutti i cani detenuti nel maggiore degrado e i tre conigli. Sono stati lasciati nell’abitazione solo i chihuahua e i volpini.

«Per completare il quadro, in un piccolo terrario la donna teneva due tartarughe di terra e, in una gabbia, due cardellini», conclude D’Aquila. «Essendo vietata dalle norme Cites la detenzione di questi esemplari, abbiamo avvisato i Carabinieri del Nucleo forestale di Milano che sono poi intervenuti».

I cani e i conigli sequestrati sono ora ospiti del Parco canile di Vignate (Milano).

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