AgenPress. “Il M5S è privo di rappresentanza legale”. Il pronunciamento del Tribunale di Cagliari è arrivato dopo il ricorso di un’espulsa: Carla Cuccu, consigliera pentastellata della Regione Sardegna. L’avv. Lorenzo Borrè, legale della ricorrente, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
“Non è una sentenza –ha spiegato Borrè-. Si tratta di un decreto emesso dal tribunale di Cagliari in un procedimento che è appena iniziato e che dovrebbe essere notificato al legale rappresentante del M5S. Ma al momento questo legale rappresentante non c’è perché con la modifica dello statuto il capo politico è stato sostituito con un organo collegiale che però ancora non si è insediato. Il presidente del tribunale non si è espresso sulla validità o meno delle espulsioni, bensì sul fatto che non c’è più il capo politico.
Siccome le espulsioni dei parlamentari sono state erogate dal capo politico del M5S, significa che queste espulsioni sono state erogate da un organo che già non esisteva più. Non c’è un organo interno al Parlamento che possa annullare le espulsioni, a questo punto, interpretando in modo forzoso una norma dello statuto del M5S, chi viene espulso dal gruppo parlamentare viene espulso anche dal M5S.
Ma questo ragionamento ha una falla perché in caso di espulsione dal gruppo parlamentare l’espulsione deve essere vagliata dai probiviri per valutare se sono state adottate in conformità con quanto prevede lo statuto. Qualche espulso mi ha chiamato per avere dei ragguagli, ma per ora nessuno mi ha dato mandato per il ricorso, so che alcuni si sono rivolti ad un bravo legale di Genova”.