AgenPress – “Siamo pronti a formare un governo inclusivo con i talebani attraverso negoziati politici, ma ciò che non è accettabile è la formazione di un governo afghano caratterizzato dall’estremismo, che rappresenterebbe una seria minaccia, non solo per l’Afghanistan ma per la regione e il mondo in generale”. Lo ha dichiarato Ahmad Massud, considerato il leader della nuova resistenza ai Talebani, in un’intervista al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat. “Siamo pronti a parlare con i talebani, abbiamo già contatti con il movimento, i nostri rappresentanti congiunti si sono incontrati più volte”, ha rivelato Massud, affermando di avere il “desiderio e la disponibilità a perdonare il sangue di mio padre per portare pace, sicurezza e stabilità nel Paese”.
Nel 2001, il padre di Massud, il ‘Leone del Panjshir’ Ahmad Shah Massoud, è stato assassinato su istigazione di al-Qaeda e dei talebani in un attentato suicida. “Il Panjshir è l’unica provincia che resiste, l’intero paese è caduto, ma noi teniamo duro”, ha aggiunto Massud. Il leader della resistenza ha sottolineato che i talebani non sarebbero in grado di forzare le cose con le armi e che solo la pace dovrebbe prevalere. “Se vogliono la pace, parlano con noi e lavorano con noi, siamo tutti afghani e ci sarà la pace”.