AgenPress – “Vi confermo che mia moglie Aya è già in Israele”: è quanto ha detto Or Nirko, zio paterno di Eitan, unico sopravvissuto nella strage del Mottarone, in un messaggio inviato ai giornalisti che sono davanti alla sua abitazione a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia.
“Obiettivo” della signora Biran-Birko è “di riportare Eitan a casa sua in modo pacifico e senza ritardi”, ha detto in Israele il portavoce Eytan Har-Or confermando l’arrivo della affidataria della tutela del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. La signora – ha aggiunto – è “accompagnata da funzionari diplomatici”. Aya Biran-Birko dovrà ora entrare in quarantena.
L’arrivo in Israele – ha spiegato il portavoce – è “avvenuto a seguito del rapimento illegale di Eitan sul quale in Italia è stata avviata una indagine penale “con il sospetto” di “circostanze aggravate”.
La signora Biran-Birko – ha proseguito il portavoce dopo aver ricordato che in Israele “è in corso una indagine penale nei confronti dei rapitori” – è “turbata dalle informazioni circa lo stato psicologico e mentale di Eitan e di quanto viene compiuto dai suoi rapitori nel lungo periodo che è nelle loro mani”.
“La casa di Eitan è in Italia”. Eitan deve rientrare “senza ritardi affinché possa proseguire i suoi studi in prima elementare che aveva iniziato una settimana prima del rapimento e che aspettava con ansia e a cui si era preparato molto. E che possa proseguire le cure di riabilitazione e di sostegno mentale in corso, interrotte a causa del rapimento”. “I suoi zii, i nonni in Israele e le cugine, per Eitan sorelle, i suoi compagni di studio, l’equipe medica e la Comunità ebraica aspettano il ritorno del piccolo Eitan – ha proseguito il portavoce – alla routine e alla stabilità, così importanti dopo il disastro”.