Alessandro Miani (SIMA): “Bene riapertura delle discoteche, ma il CTS rivaluti parametri di capienza”

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AgenPress. “Ogni riapertura é una buona notizia per la ripartenza del Paese, ma se le riaperture sono soggette a numeri o capienze contingentate, alcune attivitá rischiano di non poter ripartire o farlo in perdita” lo dichiara Alessandro Miani presidente di SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale.

“Come SIMA ci chiediamo su quali parametri di valutazione il nostro CTS suggerisce, ad esempio per le discoteche al chiuso un 35% di ingressi. In molti Paesi europei, come anche in alcuni Stati USA e in Giappone si utilizza il continuo monitoraggio della CO2 negli ambienti confinati come strumento per minimizzare il rischio di contagio (a livelli di CO2 pari o inferiori a 700 ppm, il rischio di respirare aria espirata da altri soggetti, eventualmente infetti, presenti con noi in un determinato ambiente é inferiore all’1%).

“Ci auguriamo che anche il CTS italiano, come ha recentemente fatto quello del Governo francese, tenga conto di ciò che la comunitá scientifica internazionale giá ritiene strumento utile e validato da diverse pubblicazioni, compresa la nostra, pubblicata su Environmental Research, per consentire riaperture in sicurezza. Saranno – conclude Miani – i livelli misurati di CO2 a dirci quante persone possono in contemporanea stare in un certo ambiente e gli stessi dispositivi di monitoraggio “comandare” azioni di ventilazione manuale, o via IOT meccanizzata (VMC) o purificazione, meglio se nanometrica degli ambienti e a dirci se il 35%, nel caso di una discoteca, é un numero corretto, sottostimato o meno”.

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