Green pass. Federfarma, minacce quando si eseguono tamponi. Anelli: porre fine a clima d’odio

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AgenPress – “C’è una minoranza di persone che quando viene a fare il tampone protesta e minaccia”. Così Andrea Cicconetti, segretario Federfarma Roma e consigliere Federfarma Lazio, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus. Poi sottolinea: con gli attuali 15 euro a tampone “ci stiamo stretti perché i costi di gestione e di smaltimento e il tempo che impieghiamo nell’inserimento del dato sono notevoli. Il commissario Figliuolo ci ha chiesto anche di fare un’opera di persuasione su cui non si vuole vaccinare. Non è facile. Ci chiedono l’impossibile e ci stiamo impegnando al massimo”.

Cicconetti ha espresso “solidarietà” al presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo, per le minacce di morte ricevute.

“Purtroppo – ha dichiarato – in questo clima capita anche questo. La maggior parte della gente fa il tampone senza problemi ma c’è sempre quell’1% di personaggi un po’ violenti. Questa gente poi spopola sui social”. Infine sul profilo di chi fa il tampone, l’80% è gente non vaccinata, poi ci sono anche persone vaccinate da poco ancora senza Green pass e infine ci sono persone che fanno tamponi per controlli di routine.

“Solidarietà al presidente di Federfarma Marco Cossolo per le minacce di morte ricevute. Chi dedica tutta la vita per tutelare la salute degli altri non merita questi attacchi. Dobbiamo porre fine a questo clima terribile d’odio verso la scienza e gli operatori della salute”.

Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, dopo aver appreso la notizia delle intimidazioni al presidente di Federfarma.

“Le farmacie, che Cossolo rappresenta, sono un presidio importante per la salute degli italiani, così come lo è il lavoro di tutti i farmacisti, ovunque esercitino la professione.

Tutti i professionisti della salute hanno dato e stanno dando il loro prezioso e sinergico contributo per uscire dalla pandemia e per continuare a tutelare la salute dei cittadini. Devono essere ripagati con la gratitudine, e non con queste intimidazioni, che veicolano sul bersaglio più facile e accessibile la rabbia che nasce dalla paura verso ciò che non si conosce”.  “Invitiamo tutti i cittadini che ancora nutrono dubbi verso le vaccinazioni a esternarli con il loro medico, in modo da poter trovare le risposte alle loro domande – conclude Anelli -. La violenza, l’odio, l’aggressività non sono mai la soluzione. La soluzione si trova insieme, con il dialogo accogliente, flessibile, rispettoso, costruttivo”.

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