Berlusconi, siamo dalla parte dell’Europa. Noi protagonisti attraverso la nostra partecipazione al PPE

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AgenPress –  “Noi stiamo dalla parte dell’Europa, della condivisione di valori e di interessi con i nostri partner europei. Siamo convinti che il nostro interesse nazionale si tuteli tanto meglio quanto più stretto e profondo è il nostro rapporto con l’Europa. Un rapporto che naturalmente deve essere di collaborazione, non di subordinazione”.

Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, partecipando via Zoom alla riunione del gruppo degli eurodeputati di Forza Italia – Ppe al Parlamento europeo.

“In questa Europa noi siamo protagonisti attraverso la nostra partecipazione al PPE. Questo ha un significato profondo: noi non dobbiamo cercare una collocazione in Europa dentro a gruppi politici eterogenei e compositi, siamo naturalmente parte della più grande e consolidata famiglia politica europea, che orgogliosamente rappresentiamo nel nostro Paese”.

“Sono assolutamente necessarie una comune politica estera europea e un comune strumento di difesa, naturalmente in sinergia con l’Alleanza Atlantica che è il nostro riferimento assoluto. Ne abbiamo parlato noi per primi, ormai da tanti anni. Ora se ne sono resi conto molti altri, anche alla luce dell’impotenza dimostrata dall’Europa nella catastrofe afghana. Ma la strada per arrivarci è ancora lunga”.

“La nostra collocazione e il nostro ruolo in Europa sono il tratto distintivo di Forza Italia. Come sapete, cito spesso l’aggettivo ‘europeista’ come uno dei quattro che definiscono cos’è Forza Italia. Al pari degli altri aggettivi, ‘Liberale’, ‘Cristiana’ e ‘Garantista’, la parola ‘Europeista’ per noi ha il valore di una scelta di campo”, ha sottolineato Berlusconi, intervenuto dopo il saluto di benvenuto ai nuovi deputati, Lucia Vuolo e Luisa Regimenti.

“Noi siamo in Europa per collaborare, con la forza delle nostre idee, della nostra esperienza, della nostra credibilità, da protagonisti del processo europeo. Lo facciamo naturalmente nell’ambito della nostra famiglia naturale, il Partito Popolare, la grande famiglia dei cristiani liberali, alternativa alla sinistra e ben distinta dalla destra”, ha aggiunto in uno dei passaggi del suo discorso l’ex premier, spiegando che “proprio la partecipazione al PPE, e le relazioni personali che abbiamo costruito in tanti anni, ci hanno consentito, di essere protagonisti delle decisioni perché l’Europa lo scorso anno desse una risposta vera, forte, credibile alla più grave emergenza del dopoguerra, la pandemia e la crisi sanitaria ed economica scatenata dal Covid-19.”

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