AgenPress. Il centro funzionerà bene, e speriamo che ritorni dopo tanti anni un centro forte che sappia fare da guida al paese o quantomeno alleandosi con i gruppi parlamentari che propongono le riforme migliori possa dare una spinta ulteriore a questo paese
Quando la intervistai tre mesi fa, lei fece una previsione: che ci sarebbe stato il Mattarella bis. Oggi che questo è diventato realtà, immagino con sua soddisfazione, lei come vede il ruolo del centro e dei riformisti, inclusa quindi Italia Viva, nel prossimo futuro?
Prima di tutto voglio precisare questo fatto: molti hanno criticato il comportamento del Parlamento e dei leader di Partito e quindi hanno parlato di un Parlamento lo sfascio, di una Italia che che non ha leader di partito. Io questa cosa la interpreto in un altro modo: abbiamo avuto tanti presidenti della Repubblica e molti sono stati votati con 20 votazioni, quindi è la democrazia che deve fare il proprio corso e secondo il mio punto di vista anche in questa situazione i parlamentari e i leader di partito ha fatto un ottimo lavoro. Tanto è vero che l’Italia se vogliamo confrontarla a un veliero o una regata è lì che veleggia sul 6,5 per cento di PIL in più in tutta l’Europa e quindi sarà merito del nostromo di questo veliero cioè Draghi ma credo che lo sia anche dell’equipaggio, quindi tutti i parlamentari che tutte le mattine si svegliano, vanno nelle commissioni per ore e ore, fanno le loro proposte e ce la mettono tutta anche quando sono dei perfetti anonimi. E anche i leader di partito che cercano di trovare la rotta migliore fanno un lavoro ingrato, difficile, perché non è facile accontentare i cittadini e trovare le soluzioni migliori: però direi che grazie anche a loro l’Italia ce la sta facendo.
Gli imprenditori italiani sono stati coloro che hanno fatto i più grandi investimenti durante il lock down e in questo momento abbiamo la disoccupazione che scende, e se qualcuno dice che sono tutti lavori a tempo determinato io rispondo che in tutti gli altri posti del mondo ci sono i contratti a progetto mentre noi li abbiamo tolti e quindi qualche contratto a tempo determinato è normale, seppure è giusto che che aumentino anche quelli a tempo indeterminato.
Però è diminuita la disoccupazione, è diminuito il debito pubblico, abbiamo un PIL strepitoso e quindi come può essere che quest’Italia va così male?
Io credo che perfino coloro che fanno opposizione tipo Fratelli d’Italia fanno un’opposizione costruttiva e quindi direi che quest’Italia con tutti i suoi difetti è una nazione fantastica dove si discute, si vota, sì scegliere qual’è il migliore. Quindi tornando alla domanda, con il Mattarella bis il centro ha un grande futuro perché abbiamo una destra formata da questi partiti che non hanno saputo trovare un candidato di bandiera – che però ripeto secondo me hanno lavorato tanto portato tanto beneficio all’Italia – e una sinistra che pur essendo meno forte della destra ce la mette tutta, che però hanno una problematica, cioè che sono quasi uguali nei sondaggi come percentuali di voto, quindi il centro ci vuole per forza, ci vuole un centro che sappia per il futuro stabilizzare di più l’Italia, sappia interpretare nel futuro la politica nel modo migliore, magari cercando di aiutare sia la sinistra che la destra, che sono anche termine un po superati, soprattutto per fare delle proposte di leggi e riforme nuove, o che sono lì da tanto tempo sul tavolo ma non si riescono a fare, come quella di fare una settimana con un giorno in meno, quella di fare la condivisione degli utili, quella di azzerare l’evasione fiscale, quella di aumentare gli stipendi dei giovani. Quindi queste forze di centro che si stanno organizzando, soprattutto gente giovane appassionata dalla politica, avranno più opportunità adesso, perché questi partiti sono un po in difficoltà.
Quindi il centro funzionerà bene, e speriamo che ritorni dopo tanti anni un centro forte che sappia fare da guida al paese o quantomeno alleandosi con i gruppi parlamentari che propongono le riforme migliori possa dare una spinta ulteriore a questo paese, anche se c’è la pandemia, se c’è la crisi energetica, anche se ci sono delle crisi internazionali e difficoltose da superare.
Per lei Matteo Renzi potrà avere un ruolo sempre più centrale in questo nuovo centro?
Matteo Renzi è un fuoriclasse, una persona che sul veliero sa cambiare la vela seguendo il vento nel momento più opportuno e con una velocità superiore agli altri per vincere nella regata, è una persona che non si risparmia per lottare per il proprio paese e l’ha dimostrato anche stavolta e quindi adesso che sta facendo una strategia di collaborazione con il PD potrà sicuramente grazie alla sua esperienza, grazie al fatto che si rimetterà a girare per le varie province italiane come aveva fatto tanti anni fa, ancora avere sondaggi favorevoli per rappresentare un punto di riferimento nelle future elezioni politiche. E poi come ho detto prima ci saranno altri partiti che si presenteranno al centro, cioè Casini che cercherà di sfruttare la sua visibilità e di fare da punto di riferimento per i centristi, poi ci sono questi partiti di Brugnaro e di altri personaggi che vogliono costruire un centro, e poi ci saranno dei partiti nuovi, per esempio c’è un partito fantastico che si chiamerà l’Italia c’è Libera e Verde che è formato da tutti giovani e che a breve apparirà nell’agone politico.
Una cosa che tanti analisti stando dicendo è che queste elezioni segnano da un certo punto di vista la fine del berlusconismo, con la sua candidatura poi ritirata, e da un altro punto di vista se c’è qualcuno che è uscito perdente è stato il populismo di Salvini. Lei che ne pensa?
Berlusconi è una persona che stimo tantissimo, che ha fatto tanto per l’Italia anche se magari qualche volta con tanta coreografia inutile – perché è una persona di valore però qualche volta ne ha combinata qualcuna -: lui ha cercato proprio per l’amore che prova per l’Italia e per la sua passione politica di rimanere candidato alla Presidenza della Repubblica fino all’ultimo momento, poi si è reso conto probabilmente che non ce la faceva a raggiungere il quorum e magari non ce la faceva neanche fisicamente. Però a mio avviso può aspirare a fare il senatore a vita, come gli è stato detto da tanti, per dare i suoi consigli. Quindi Berlusconi non è finito, può dare tanti consigli, può aiutare magari il centrodestra con Forza Italia a diventare un centro meno di destra e più di centro.
Per quanto riguarda Salvini lui era arrivato al 34 per cento e adesso sta al 20 per cento: quindi c’è qualcosa che non quadra. Io tre mesi fa le avevo detto che vinceva Mattarella, ora faccio un’altra previsione: la Lega si dividerà in due parti, una Lega democristiana e una Lega di Salvini. Zaia è sicuramente un personaggio molto equilibrato e molto capace ma non so se se la sentirà di fare questa cosa, ma sicuramente nella Lega ci sono anche altre persone molto preparate e molto moderate che vogliono dare un contributo al paese in una forma diversa. Poi anche c’è il problema dei 5 Stelle che si devono scontrare sul campo della definizione finale e quindi dovranno anche loro trovare la loro strada, probabilmente con due proposte politiche diverse. Quindi è un momento molto favorevole perché la politica è liquida, la politica cambia ogni giorno ed è questo il bello della politica: bisogna interpretarla, bisogna aiutare il vento per evitare di cadere nelle trappole degli uragani e e fiutare il vento per arrivare primi alla regata. Quindi questo è il momento di un centro forte e di un cambiamento delle forze populiste perché i cittadini qualche volta indicano sondaggi alti per populisti e sovranisti, ma quando c’è da decidere veramente, quando c’è da votare, votano le persone più preparate. Noi abbiamo il dovere di andare dal 40 per cento che non vota e dalle persone che sono in partiti come Fratelli d’Italia e la Lega e in altri partiti simili ma che sono di centro, di centrosinistra, di centrodestra, e dare loro una casa. Perché l’Italia è sempre stata una nazione moderata, una nazione del lavoro, che ha preferito proteggere chi ha un’attività, chi ha una famiglia. Questo è quindi un momento di cambiamento importante dal punto di vista politico, senza rivoluzioni, un momento di transizione politica verso un centro moderato è molto forte.
di Umberto Baccolo (SprayNews.it)