Actionaid con Claudia Gerini lancia “Non sono spose, sono bambine”

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CAMPAGNA CONTRO I MATRIMONI FORZATI
“Ogni giorno 33mila bambine nel mondo sono costrette a sposarsi e perdono il diritto a una vita senza violenza” 


AgenPress. Ogni anno 12 milioni di bambine si sposano prima di compiere 18 anni. 33 mila ogni giorno, significa che ogni minuto 23 ragazze vengono derubate della loro infanzia e del loro futuro: 1 ogni 3 secondi. Numeri spaventosi che nel mondo riguardano 650 milioni di spose bambine. 

Sono bambine che rischiano la vita per via delle gravidanze precoci e che vedono negati i propri diritti all’educazione, a una vita senza violenza. Un fenomeno che non tocca solo paesi lontani, ma che riguarda da vicino anche ragazze e adolescenti in Italia, come testimoniato dal caso di Saman Abbas, in provincia di Reggio Emilia: i matrimoni precoci in Italia sono più di 150 ogni anno.

Per questo ActionAid insieme a Claudia Gerini ha deciso di dare vita alla campagna “NON SONO SPOSE, SONO BAMBINE”, che ha l’obiettivo di garantire a migliaia di bambine il sostegno per andare a scuola e crescere in un ambiente sicuro, all’interno delle proprie comunità e delle proprie famiglie.  

Claudia Gerini si fa ambasciatrice dei diritti delle bambine e denuncia come proprio in questo momento si compia un vero e proprio crimine. Un destino che sembra scritto e immutabile, ma che può cambiare grazie all’adozione a distanza. 

“I matrimoni forzati e infantili espongono bambine di ogni età a violenze domestiche e rischiose gravidanze precoci. Questa è l’infanzia negata nella quale vivono troppe bambine in tutto il mondo. Siamo grati a Claudia Gerini di essere al nostro fianco con il suo impegno concreto per le bambine” dichiara Laura Cozzi, ActionAid Italia. 

LE SPOSE BAMBINE E IL COVID. La pandemia ha influenzato negativamente la vita delle bambine e delle ragazze. I lockdown legati al Covid hanno reso difficile l’accesso all’assistenza sanitaria, ai servizi sociali e al sostegno comunitario che le proteggono anche da gravidanze indesiderate e dalla violenza. Con le scuole chiuse è cresciuto il tasso di abbandono scolastico delle ragazze e il ricorso da parte delle famiglie ai matrimoni combinati. La perdita del lavoro, la povertà e l’insicurezza alimentare, infatti, possono anche costringere i genitori a sposare le loro figlie per trovare una nuova fonte di sostentamento.  

A causa della pandemia dieci milioni di matrimoni infantili potrebbero verificarsi prima della fine del decennio. Un numero che si aggiunge a 100 milioni di bambine che erano già a rischio matrimonio forzato entro il 2030.  

 

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