AgenPress. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto Interministeriale che proroga fino al 5 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.
“Bene, ma troppo poco! L’estensione dal 20 settembre al 5 ottobre del taglio delle accise, appena 15 giorni, è un topolino che viene mangiato dal gatto. Ci rendiamo conto che il Governo è in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ma, essendo le elezioni il 25 settembre, per i primi di ottobre non avremo certo in carica un nuovo Esecutivo, considerato il timing previsto dall’articolo 61 della Costituzione, quindi tanto valeva prorogare la misura almeno fino a fine ottobre” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Quanto alla conferma del precedente taglio, bisognava almeno attendere la riunione dei Paesi Opec+, prevista per il 5 settembre, per capire se poteva bastare una riduzione delle accise di 25 cent. Da quando a luglio si è alzata la produzione di petrolio, il prezzo della benzina è sceso di oltre 31 cent al litro, con un ribasso del 15,1%, pari a 15 euro e 63 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio è diminuito di oltre 22 cent al litro, con una riduzione dell’11,1%, pari a 11 euro e 26 cent a rifornimento. Insomma, se venisse ancora incrementata la produzione, 25 cent potrebbero anche bastare, altrimenti sarebbe una misura del tutto inadeguata” conclude Dona.