Il 30 settembre iniziative in tutto il Paese per la cultura scientifica. Tante le attività per le scuole. Il primato dell’Italia: il maggior numero di progetti finanziati a livello comunitario
AgenPress. Venerdì 30 settembre 2022 torna anche in Italia la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, l’iniziativa che promuove la diffusione di cultura scientifica. Laboratori aperti, esperimenti dal vivo, spettacoli, conferenze, dibattiti e approfondimenti. Durante l’intera giornata migliaia di scienziati e scienziate, in modo divertente e stimolante, incontreranno il pubblico di ogni età, grandi e piccini, nelle strade, nelle piazze, nei laboratori, nelle università per raggiungere quanti più possibili cittadini.
La Notte Europea dei Ricercatori è stata pensata con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sugli impatti della scienza nella vita quotidiana di tutti e, al tempo stesso, per promuovere le eccellenze della ricerca.
Lezioni, visite guidate, laboratori ad hoc, giochi e gare scientifiche: saranno tantissime le iniziative pensate per le scuole. Le studentesse e gli studenti avranno una attenzione particolare anche per questa edizione della manifestazione. L’intento è quello di aumentare l’interesse dei giovani per le carriere scientifiche e di ricerca e per le discipline STEAM (acronimo inglese di Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica).
«Grazie alla Notte europea dei Ricercatori – spiega il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa – tutti siamo invitati a scoprire lo straordinario lavoro che, ogni giorno, queste persone svolgono nell’interesse di tutti. Dovremmo ricordarcelo più spesso e dovremmo stimolare quotidianamente ragazze e ragazze a esplorare questi mondi per trovare ispirazione e guida per il loro futuro. Poter incontrare chi lavora nei laboratori, chi fa calcoli, chi porta avanti esperimenti, chi fa ricerca sulla nostra storia e società è il modo più diretto ed efficace di fare un vero orientamento verso i più giovani».
«Questa iniziativa rende evidente cosa intendiamo quando diciamo che la scuola è comunità» dice il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. «Studentesse e studenti incontrano le eccellenze della ricerca italiana, hanno la possibilità di osservare direttamente come si costruisce lo sviluppo del Paese. Durante la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici la conoscenza è in circolo, travalica steccati e diventa ispirazione e sguardo sul domani per le nuove generazioni: si fa orientamento sul campo. Ed è straordinario che a farlo siano donne e uomini che con il loro lavoro costruiscono percorsi di progresso per tutte e tutti».
EUROPEAN RESEARCHERS’ NIGHT
La Notte Europea dei Ricercatori venerdì si terrà in contemporanea in 25 Paesi di tutta Europa. L’iniziativa dal 2005 è promossa dalla Commissione Europea. È finanziata grazie alle Marie Skłodowska-Curie Actions e ai fondi del programma European Union’s HORIZON-MSCA-2022-CITIZENS-01.
LA “NOTTE” IN ITALIA
Otto i progetti italiani finanziati dalla Commissione Europea. A proporli Enti di Ricerca, Università, Centri e Istituti scientifici con il sostegno del Ministero dell’Università e della Ricerca. L’Italia ha un primato europeo: è il Paese con il maggior numero di progetti finanziati. Un grande riconoscimento per tutti i progettisti del nostro Paese che, al tempo stesso, permette anche di offrire una grande varietà e quantità di eventi, tutti rigorosamente gratuiti e per tutti.
I progetti italiani finanziati sono: BlueNIGHTs (CNR-ISMAR) – Venezia, Bright-Night (Università di Firenze), LEAF (Frascati Scienza), Sharper (Psiquadro), SOCIETY riPENSAci (CNR), Streets (Università di Napoli), SuperscienceMe (Università della Calabria), U*Night – The Researchers’ Night (Università di Torino). Tantissimi sono anche i progetti associati quali ERN Apulia (Università del Salento), NET (Cnr), e molti altri ancora.
I progetti, le città coinvolte e le attività realizzate sono disponibili sul sito: nottedeiricercatori.it
RESEARCHERS@SCHOOL
Per rendere ancora più capillare l’azione dell’edizione 2022-2023, la Commissione Europea ha introdotto Researchers@Schools, attività che si sviluppano durante tutto il periodo dell’anno scolastico. Queste azioni portano i migliori ricercatori e le migliori ricercatrici nelle scuole, consentendo a insegnanti e studenti di confrontarsi con loro su importanti argomenti di attualità come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile, la salute o l’alimentazione.