AgenPress. “Preoccupano i dati Ocse per il 2023 che prevedono un Pil stagnante per il nostro Paese pari allo 0,2%. Una brusca frenata dell’economia che rischia di avere pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali e un impatto significativo sulla sostenibilità del debito italiano. In tale contesto appare opportuna la scelta di approvare una Manovra finanziaria prudente diretta a sostenere i ceti medi e le famiglie colpite dal caro energia.
L’esigenza di non gravare ulteriormente i conti pubblici, deve accompagnarsi a politiche orientate alla crescita e alla giustizia sociale, due priorità su cui fondare l’azione del Governo soprattutto in questa fase, come sottolineato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
In vista della discussione sulla riforma del Patto di Stabilità, dunque, sarà fondamentale rivedere i parametri fondati sulla logica fallimentare dell’austerity per consentire investimenti mirati ad alto moltiplicatore del Pil diretti a favorire la ripresa economica e al contempo la riduzione del rapporto debito/Pil. Pertanto, come UGL, ribadiamo l’importanza di un Energy Recovery Fund europeo per far fronte ai rincari e garantire l’approvvigionamento energetico”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Ocse sul Pil italiano.