Manovra. Salta la norma sul Pos. Corretto il refuso nell’emendamento. La nuova versione bollinata sopprime solo comma 2 dell’art.69

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AgenPress – Il governo con un emendamento depositato in Commissione fa dietrofront e torna alla vecchia misura attualmente in vigore e che prevede la sanzione di 30 euro a chi rifiuta il pagamento elettronico. La norma, che era stata bocciata da Bruxelles in quanto introduceva dal 1° gennaio una soglia di 60 euro sotto la quale non sarebbe scattata nessuna sanzione in caso di rifiuto dell’utilizzo del Pos da parte dell’esercente o del professionista, secondo quando riferito in commissione Bilancio della Camera dallo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti verrebbe sostituita con l’introduzione, risorse permettendo, di crediti d’imposta a titolo di ristoro delle commissioni pagate da commercianti e professionisti per i pagamenti digitali. Il correttivo lascerebbe comunque immutato il nuovo limite all’utilizzo dei contanti che con il Ddl viene fissato dal prossimo 1° gennaio in 5.000.

L’emendamento del governo pensato per eliminare la norma sul pos conteneva un “refuso”. Nel testo bollinato si prevedeva la soppressione dell’intero articolo 69 della manovra, che contiene anche l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Il ministro dell’Economia, rispondendo alle opposizioni che notavano come leggendo il testo salterebbe anche il tetto al contante, ha ammesso che c’è un errore. “Mi assumo la responsabilità di un errore della Ragioneria”,  Il refuso è stato corretto in una nuova versione del testo.

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