San Pietroburgo. Assassinio blogger Vladlen Tatarsky. Isw, ci sono dissidi nel Cremlino e nella cerchia ristretta di Putin

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AgenPress – L’assassinio del blogger militare ultranazionalista russo Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky, in un bar di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, a San Pietroburgo potrebbe rivelare ulteriori fratture all’interno del Cremlino e della sua cerchia ristretta. Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw (Institute for the study of the war). Gli analisti dell’Isw definiscono ‘strana’ la dichiarazione di Prigozhin il quale ha detto che non avrebbe “incolpato il regime di Kiev” per la morte di Fomin e di Daria Dugina (assassinata in agosto) indicando come responsabile un gruppo di radicali russi.

Secondo l’Isw l’attacco al bar di San Pietroburgo “potrebbe anche essere un tentativo di intimidire altri blogger militari affiliati a Wagner”. Non solo: “È possibile che i funzionari russi intendano usare l’assassinio di Fomin per spingere l’autocensura della società civile russa che mette in discussione i progressi della guerra nei bar”. In precedenza l’Isw aveva osservato le incursioni dei servizi russi nei bar di Mosca e San Pietroburgo in marzo accusando le persone di fornire assistenza finanziaria alle forze ucraine e di coinvolgere i minori in “atti antisociali”.

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