Macellazione cavalli, in Parlamento 110 mila cittadini chiedono il divieto

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AgenPress. In Parlamento si torna a parlare della necessità di fermare la macellazione dei cavalli. L’On. Carmen Di Lauro (M5S), prima firmataria dell’interrogazione parlamentare che chiede al Governo di riconoscere i cavalli come animali d’affezione, ha fatto nuovamente riferimento alla petizione di Animal Equality per chiedere ai ministeri competenti di intervenire urgentemente verso il divieto.

L’Italia è il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta Europa. Ogni anno oltre 25.000 cavalli vengono uccisi nei macelli italiani, spesso dopo aver viaggiato su camion affollati dove trascorrono lunghe ore in piedi, subendo lesioni, sviluppando febbre da trasporto (una malattia respiratoria associata al trasporto su lunghe distanze), perdita di peso, affaticamento e disidratazione.

Il team investigativo di Animal Equality ha indagato sulla macellazione dei cavalli in Spagna, Italia e Messico, documentando in diversi casi l’uccisione di animali ancora coscienti, vittime di sofferenze inutili e ingiustificate. Il lavoro di denuncia dell’organizzazione internazionale è arrivato anche in Parlamento. A maggio, l’On. Carmen di Lauro, componente della Commissione Affari Sociali, ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche dagli On. Andrea Quartini e Gaetano Amato e rivolta al Ministro della Salute per chiedere il “riconoscimento dello status di «animale d’affezione» anche per gli equidi”. In questo modo anche i cavalli sarebbero equiparati a cani e gatti e non potrebbero essere macellati.

Lunedì 19 giugno, l’On. Di Lauro ha ribadito la necessità di porre fine alla macellazione dei cavalli adottando un divieto anche in Italia simile a quello in vigore in Grecia. Nel suo intervento, l’onorevole ha ricordato un fatto grave: nel nostro paese, sempre più cavalli non destinati al consumo alimentare, perché provenienti dalle corse ippiche, vengono comunque macellati e la loro carne venduta ai consumatori. Questa pratica è tuttavia illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che questi animali possono aver ricevuto in vita e che non sono adeguati al consumo umano.

Il fatto che questa violazione della normativa avvenga in maniera sistematica dimostra che l’attuale sistema di controlli a livello nazionale non è sufficiente a garantire la tutela di questi animali né dei cittadini, esposti a rischi di salute. “Auspico che i ministeri chiamati a rispondere lo facciano in breve tempo e che i colleghi vogliano intraprendere azioni necessarie affinché si possa restituire a queste creature il dovuto rispetto, assecondando per altro la crescente sensibilità degli italiani per quanto riguarda la protezione e la tutela di tutti gli animali”, ha detto l’On. Di Lauro.

Oltre 110 mila cittadini hanno già firmato la petizione che Animal Equality ha rivolto al Governo per chiedere di vietare anche in Italia la macellazione dei cavalli, animali sensibili e intelligenti che in molti considerano animali da compagnia, ma che sono condannati a soffrire durante il trasporto a lunga distanza tra i paesi che li commerciano, diretti verso un’uccisione crudele.

“Serve prendere una posizione chiara e uscire dall’ambiguità: il Governo italiano deve decidere se l’Italia vuole continuare a considerare i cavalli come prodotti o come animali da affezione e vietarne quindi la macellazione”, ha detto Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

 

 

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