Venere degli stracci, De Masi: “Gli idioti esistevano anche quando non c’erano gli smartphone”

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Il sociologo: “Basta demonizzare social e giovani. Non è stata distrutta un’opera unica. L’incendio completa il lavoro di Pistoletto”


AgenPress. “Basta demonizzare i social e i giovani. Gli idioti sono sempre esistiti. Sbagliato, però, immaginare gare senza avere le prove o far passare un’intera generazione per vandali. Si danneggia l’Italia”.

Così il noto sociologo Domenico De Masi, in un’intervista al quotidiano L’Identità, commenta l’incendio della Venere degli stracci, avvenuto a Napoli.

“Non stiamo parlando della Gioconda. Non è stata distrutta un’opera unica. Il rogo, se si pensa bene, completa l’opera di Pistoletto. Le tragedie e gli stupidi c’erano anche quando non si poteva filmare col telefonino. Con questo non voglio ovviamente difendere competizioni assurde e incomprensibili.

In questo caso, però, i social non c’entrano nulla. Sono solo ipotesi giornalistiche, che nulla hanno a che vedere con le realtà. Bisogna avere delle prove prima di fare ricostruzioni o analisi. Al momento non ve ne sono”.

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