AgenPress – Poco dopo la cattura da parte delle forze dell’ordine russe dei quattro sospettato dell’attacco terroristico al municipio di Crocus – ora riconosciuto essere opera degli estremisti dello Stato Islamico nella provincia di Khorasan (ISIS-K) – immagini che indicavano le loro torture sono emerse per il mondo intero. Per la gioia di molti canali di social media pro-guerra e ultranazionalisti , era emerso un video del sospettato Rajab Alizade a cui veniva tagliato un orecchio e costretto a mangiarlo.
Un altro sospettato, Shamsiddin Fariduni, è stato fotografato sdraiato con i jeans abbassati con diversi tubicini. Quando tutti e quattro i sospettati si sono presentati in tribunale per il processo il 24 marzo e sono stati giudicati colpevoli due giorni dopo, era ovvio che tutti loro avevano subito un certo livello di tortura dopo la loro cattura.
Non è chiaro fino a che punto la tortura sia stata eseguita per ordine del Cremlino. Tuttavia, non ci sono prove che i dipendenti responsabili delle forze dell’ordine russe siano soggetti ad azioni disciplinari. In ogni caso, la decisione di usare la violenza nei confronti dei sospettati in modo così evidente è meglio spiegata dal desiderio non solo di instillare paura negli altri estremisti che pensano di commettere qualsiasi atto terroristico in Russia, ma anche di dimostrare che, nonostante la terribile violenza che hanno commesso, alla fine sono deboli. e vulnerabile.
Sebbene alcuni segmenti della popolazione russa possano essere soddisfatti da questo percepito atto di vendetta, esso trasformerà anche i sospettati in martiri da utilizzare nella propaganda dello Stato Islamico. Inoltre, mostra che lo Stato russo potrebbe cercare di deviare dal fatto che i suoi sforzi globali per combattere i militanti dell’ISIS e la sua invasione dell’Ucraina hanno solo reso il paese più vulnerabile a tali attacchi in futuro.