La Cina non sarà presente alla conferenza di pace sull’Ucraina in Svizzera. Non ha mai criticato l’invasione russa

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AgenPress – La Cina non parteciperà alla conferenza di pace sull’Ucraina in programma il 15 e 16 giugno prossimi in Svizzera a causa della mancanza delle condizioni primarie, tra cui le contestuali presenza e riconoscimento da parte di Mosca e di Kiev.

Pechino ha comunicato la sua decisione attraverso i canali diplomatici, lamentando tra l’altro l’assenza “della partecipazione paritaria di tutte le parti coinvolte e di una discussione equa di tutte le proposte disponibili”, ha riferito una fonte, secondo cui il pressing soprattutto “dei diplomatici europei non è andato a buon fine”.

Xi Jinping ha rivendicato la “posizione coerente” della Cina nella promozione della soluzione politica della questione ucraina, che richiede – a suo dire – l’esame di “sintomi” e “cause profonde”, e di una pianificazione “di presente e futuro sul lungo termine”. Xi, nell’incontro avuto a metà maggio con l’omologo russo Vladimir Putin alla Zhongnanhai di Pechino, aveva espresso il suo supporto alla “convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni” disponibili, nel resoconto fornito dai media statali. Solo con il coinvolgimento di tutte le parti sarebbe stato possibile “spingere su una rapida soluzione politica della questione ucraina, e la Cina e’ pronta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso”.

La Cina ha stretti legami con la Russia, rafforzati dall’invasione di Mosca contro l’Ucraina partita a febbraio 2022, e s’è astenuta finora dal criticare l’azione militare russa offrendo al contrario copertura diplomatica all’Onu e e sostegno economico con il massiccio acquisto di materie prime e altri beni.

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