AgenPress – il Comitato delle Nazioni Unite ha accusato Israele di gravi violazioni di un trattato globale a tutela dei diritti dei bambini, affermando che le sue azioni militari a Gaza hanno avuto un impatto catastrofico su di loro e sono tra le peggiori violazioni della storia recente.
Le autorità sanitarie palestinesi affermano che 41.000 persone sono state uccise a Gaza da quando Israele ha lanciato la sua campagna militare in risposta agli attacchi transfrontalieri di Hamas il 7 ottobre, durante i quali sono state uccise 1.200 persone e 250 sono state prese in ostaggio, secondo i conteggi israeliani.
Secondo i dati palestinesi, tra le persone uccise a Gaza almeno 11.355 sono bambini, mentre migliaia di altri sono rimasti feriti.
“La morte scandalosa di bambini è quasi unica nella storia. Questo è un momento estremamente buio della storia”, ha detto ai giornalisti Bragi Gudbrandsson, vicepresidente del comitato.
“Non credo che abbiamo mai assistito prima a una violazione così massiccia come quella a cui stiamo assistendo ora a Gaza… Si tratta di violazioni estremamente gravi a cui non assistiamo spesso”.
Israele, che ha ratificato il trattato nel 1991, ha accusato il comitato di avere un “programma orientato alla politica”, in una dichiarazione inviata dalla sua missione diplomatica a Ginevra.
All’inizio di settembre ha inviato una folta delegazione a una serie di udienze delle Nazioni Unite a Ginevra, dove ha sostenuto che il trattato non si applica a Gaza o in Cisgiordania e ha affermato di essere impegnato a rispettare il diritto internazionale umanitario.
Afferma che la sua campagna militare a Gaza è volta a eliminare i governanti di Hamas nell’enclave palestinese e che non prende di mira i civili, ma che i militanti si nascondono tra loro, cosa che Hamas nega.
Il Comitato ha elogiato Israele per la sua partecipazione, ma ha affermato di “rammaricarsi profondamente per il ripetuto rifiuto da parte dello Stato membro dei propri obblighi legali”.
Il Comitato delle Nazioni Unite, composto da 18 membri, monitora il rispetto da parte dei paesi della Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989, un trattato ampiamente adottato che li protegge dalla violenza e da altri abusi.
Nelle sue conclusioni, ha invitato Israele a fornire assistenza urgente a migliaia di bambini mutilati o feriti a causa della guerra, a fornire sostegno agli orfani e a consentire ulteriori evacuazioni mediche da Gaza.